Lega e Lista Zaia: «Le unioni gay danneggiano l'immagine di Verona. Shakespeare avrebbe stracciato la sua opera»


La Lega continua a sventolare la dua omofobia come un vanto, arrivando persino a dichiarare che celebrazioni delle unioni civili tra persone dello stesso sesso nella casa di Giulietta «danneggiano l'immagine stessa di Verona».
A dichiararlo sono i consiglieri regionali Stefano Valdegamberi (Zaia presidente) e Alessandro Montagnoli (Lega Nord), i quali si dichiarano «allibiti per la recente decisione del sindaco di Verona, Flavio Tosi, di concedere la casa del celeberrimo personaggio della tragedia di Shakespeare, per la registrazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso». Intenzionati poi a sistenere che le unioni gay valgono meno di quelle eterosessuali, i due affermano di tratti di «istituti completamente diversi» che vengono «considerati furbescamente delle specifiche formazioni sociali». La loro teoria è che sia necessario negare ogni dignità agli affetti altrui per impedire che quelle unini assomiglino a quello che loro definiscono un «simil-matrimonio». Poi l'affondo: «Shakespeare avrebbe stracciato la sua opera drammatica, se avesse saputo che i veronesi sarebbero giunti a tanto». Immancabile è anche il loro sostenere che Tosi avrebbe preso quella decisione per «ingraziarsi la lobby lgbt».
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