Mississippi. Dichiarata interamente incostituzionale la legge sulla "libertà religiosa" contro i gay


Il tentativo di utilizzare Dio come scusa per legittimare la discriminazione non è andata in porto. Il giudice distrettuale Carlton W. Reeves ha emesso un provvedimento che ha bloccato il disegno di legge che avrebbe permesso ai cittadini privati ​​e ad alcuni funzionari pubblici di poter negare servizi a gay e lesbiche semplicemente sostenendo di professare «un sincero credo religioso»
L'House Bill 1523 sarebbe dovuto entrare in vigore a mezzanotte, ma i giudici hanno ravvisato come l'unico obiettivo plausibile di un tale testo fosse la volontà di scavalcare la decisione presa nel 2015 dalla Corte Suprema a favore del matrimonio egualitario. Tale atto risulterebbe in violazione del primo e quattordicesimo emendamento.
Nei giorni scorsi era già stata dichiarata incostituzionale la parte riguardante la fantomatica "obiezione di coscienza" che avrebbe dovuto permettere ai funzionari civili di poter rifiutare le licenze matrimoniali semplicemente invocando il nome di Dio. Ora anche i privati cittadini non potranno rifiutarsi di servire le persone omosessuali (ad esempio un pasticcere non potrà più rifiutarsi di cucinare una torta nuziale per il matrimonio di due uomini sulla base del suo pregiudizio).
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