Seregno. Le destre propongono un ordine del giorno contro l'inesistente «teoria gender»


Nel dicembre 2015 alcuni consiglieri leghisti di Seregno organizzarono un incontro di disinformazione affidato al solito Gianfranco Amato. In prima fila sedeva anche il vice sindaco e Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega Nord in Regione Lombardia.
Ora le destre hanno messo a frutto l'isteria ingiustificata predicata dal leader integralista, emanando un vergognoso ordine del giorno contro quell'inesistenta «teoria gender» che appare onnipresente in tutti convegni anti-gay dell'integralismo cattolico.

Nella premessa del documento (firmato da Lega Nord, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Amare Seregno) si sostiene che:

Negli ultimi anni è stata teorizzata l'"ideologia gender" che propone l'attuazione di progetti di educazione sessuale nei quali l'educazione all'affettività ha la tendenza a diventare sinonimo di educazione alla genitalità e alla masturbazione precoce, priva di riferimenti etici e morali, fin dall'età infantile. Il paradigma della "teoria gender" vorrebbe che il sesso biologico fosse slegato completamente dal genere, in modo tale che ognuno si senta libero di scegliere il proprio, sostituendo il concetto di identità sessuale con quello di identità di genere, cioè quella con cui la persona sceglie di identificarsi: secondo tale teoria, infatti, non si nasce maschio o femmina per questione genetiche, ma si diventa uomo o donna (o nessuno dei due) in base a fattori esclusivamente culturali; Convinzioni fallaci vorrebbero equiparare qualsiasi forma di unione e di famiglia, giustificando e normalizzando qualsiasi comportamento sessuale.

Insomma, si torna a sostenere che l'eterosessualità sia una nuova razza ariana che deve avere maggior dignità e maggiori diritti sulla base di un presunto diritto di nascita, affermando che qualcuno avrebbe pure teorizzato quella fantomatica «ideologia gender» di cui non esiste traccia in ambito scientifico. Ci sarebbe dunque da chiedersi su che basi si sia scritto una premessa che appare molto simile ad un falso in atto pubblico, anche se il timore è che tale follia si basi elusivamente su quello che Amato racconta ai suoi convegni (e chi lo volesse chiedere all'amministrazione comunale, qui trova i contatti per poterlo fare).

Ed è sempre ricalcando gli slogan integralisti che il documento aggiunge:

Le norme e i trattati del diritto internazionale sanciscono in modo chiaro e inequivocabile il diritto di priorità da parte dei genitori nella scelta del genere di istruzione ed educazione da impartire ai loro figli, anche a seconda delle loro convinzioni filosofiche e religiose. Tale principio è sancito da importanti fonti legislative quali la Dichiarazione Universale dei Diritti dell' Uomo (articolo26, terzo comma), la Convenzione europea sulla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo (articolo 2), la Convenzione UNICEF sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza (articolo 14); L'art. 30 della Costituzione Italiana che recita "E' dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio", riconosce il compito fondamentale affidato ai genitori di partecipare e contribuire, insieme alla scuola, al percorso educativo e formativo dei propri figli;

Premesso che i figli sono una proprietà privata e che ogni integralista deve avere il diritto di indottrinarli all'odio (se non di spingerli ai suicidio qualora siano nati con un orientamento sessuale diverso da quello auspicato dai suoi genitori), si arriva a chiedere che il sindaco e la giunta si impegnino a:

Opporsi fermamente affinché la "teoria gender", come rappresentata nelle premesse, non venga introdotta in qualsiasi forma negli Istituti scolastici del territorio; Contribuire nella fase di formazione del Piano territoriale dell'offerta formativa (PTOF) degli Istituti scolastici per valorizzare il legame con il contesto territoriale, promuovendo la centralità della famiglia e dei relativi valori culturali e sociali; Collaborare con le scuole nell'ambito di eventuali progetti scolastici che sostengono la valorizzazione delle differenze tra i generi nell'educazione alla relazione e contro la discriminazione, promuovendo il coinvolgimento dei genitori e delle famiglie, al fine di sensibilizzare, informare, formare gli studenti e prevenire il fenomeno della violenza nei confronti delle donne.

Clicca qui per leggere l'intero ordine del giorno.
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