Unioni civili, tra prenotazioni e rassicurazioni all'integralismo: «Tranquilli, saranno discriminati»


Le unioni civili sono legge ma non possono essere celebrati perché Angelino Alfano non è apparso molto interessato ad emanare i decreti ponte entro i termini previsti. E nonostante alcune di amministrazioni abbiano agito in buona fede, il fatto che da Milano a Bologna si sia scelto di attivare la «prenotazione» delle unioni pare l'ennesimo smacco alla dignità umana.
Sappiamo che la legge c'è, sappiamo che dei diritti costituzionali sono violati dalla mancata celebrazione delle unioni, ma la celebrazione non c'è. La si può prenotare, quasi fosse un nuovo modello di telefono che è stato annunciato ma che non è ancora disponibile sul mercato.

È da Bologna che spiegano ad esempio che «il personale dell’ufficio matrimoni ha raccolto i nominativi delle coppie spiegando che verranno richiamate quando, dopo l’emanazione dei decreti, sarà materialmente possibile celebrare le unioni civili». Da milano raccontano che 79 coppie hanno chiamato per cercare di capire come possa essere possibile procedere. da Reggio Emilia ci fanno sapere che la sala Tricolore è pronta ad ospitare le unioni. Ma tutto si ferma lì. Bisogna aspettare ancora dinnanzi ad unioni di serie-b che vengono trattate come i tempi di una pratica di serie-b.

Ma a quello smacco se ne aggiunge un'altro: nel dare il suo via libera al decreto ponte, il Consiglio di Stato ha spiegato come il ritardo sia dipeso dalla necessità di assecondare le richieste dell'integralismo cattolico riguardo a quella fantomatica "opbiezione di coscienza" che gli avrebbe permesso di impedire i diritti costituzionali dei gay. Spiega Repubblica:

Parere favorevole del Consiglio di Stato al decreto sui registri per le unioni civili. Il nodo di eventuali obiezione di coscienza dei sindaci é superata dal fatto che il testo parla di ufficiale di Stato civile la cui platea è molto ampia, è stato spiegato in conferenza stampa.

Insomma, la legge va bene perché agli integralisti sarà permesso di potersi presentare dinnanzi a due cittadini e dirgli in faccia che loro provano schifo vero di loro e delegheranno ad un qualche subalterno un'unione a ci non intendono dare alcuna dignità.
Siamo dinnanzi all'ennesima conferma di come questa legge non sia giusta: perché in ogni suo paggio e in ogni suo lemma viene ostentata l'idea che le persone che non hanno un orientamento sessuale ariano debbano valere meno, contare meno ed essere umiliati dalle istituzioni (le quali, però, esigono pari doveri a fronte di minori diritti).
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