USA. Un giocatore di calcio è stato ricattato da un compagno di squadra perché gay


Mentre era uno studente presso la Mercer University (in Georgia) Bryson Jones ha giocato a calcio nella squadra del suo college. Ma è attraverso una consueta storia di omofobia che il giovane si è ritrovato sull'orlo del suicidio.
Il tutto ha avuto inizio nel 2010. Già depresso a causa di infortunio avuto durante il suo secondo anno, Jones era andato ad una festa di Halloween organizzata all'esterno del campus. Ed è in quel frangente di tempo che qualcuno è entrato nella macchina di Jones ed ha rubato diversi oggetti, tra cui uno zaino appartenente ad un compagno di squadra. Questo particolare compagno di squadra aveva scoperto che Jones era gay attraverso la lettura di alcuni sms giunti sul telefono di un amico.
«Sconvolto dal fatto che il suo costoso zaino da trekking era sparito, ha minacciato di dire che ero gay alla mia squadra se non l'avessi ripagato», racconta il ragazzo. Jones comprò una zaino nuovo al suo compagno di squadra, ma entrò in una fase di sconforto: «La paura che i miei compagni di squadra potessero scoprire che ero gay mi spaventava a morte. Non avevo più controllo su chi conosceva il mio segreto. La mia più grande insicurezza era ormai nelle mani di qualcuno che era disposto a usare la mia sessualità contro di me per ricattarmi».
Non passò molto tempo prima che Jones si ritrovasse nel suo appartamento con un flacone di pillole fra le mani. Fortunatamente ha iniziato a pensare al dolore che suo suicidio avrebbe causato la sua famiglia e ha deciso di non andare fino in fondo nell'insano gesto.
Jones ha deciso di vivere segretamente la sua sessualità sino alla laurea, ma in occasione del matrimonio di un suo ex compagno di squadra ha preso il coraggio per fare coming out. Molti dei suoi compagni hanno accolto positivamente la notizia, anche se forse il giudizio più tenuto era quello della sua famiglia (temuta per il loro essere sprofondamenti cristiani e quindi particolarmente inclini a puntare il dito contro ogni forma di diversità).
«Non è affatto facile essere gay nella società di oggi, soprattutto nel mondo di atletica del college», scrive oggi dalle pagine di Outsport. Eppure Jones si dice cero che la sua decisione di vivere la sua carriera agonistica all'università come gay dichiarato sia stata una saggia decisione.
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