Che cos'è il fantomatico "omosessualismo"?


È ormai da qualche tempo che l'integralismo cattolica ha smesso di parlare di «omosessualità» per iniziare a parlare di «omosessualismo». Ne è esempio l'associazione ProVita che ama associare quel termine ad immagini naziste, spesso lanciandosi in sproloqui tragicomici come quello che si può leggere in un articolo dal titolo "Omosessualismo, Gaystapo e la fine della democrazia":

Alcuni ironicamente considerano opera della “Gaystapo” tutti quegli atti illiberali di intolleranza, censura, e violenza che vengono perpetrati ai danni dei cosiddetti “omofobi”, cioè di tutti coloro che osano pensare secondo le leggi naturali, in nome di un’ideologia contigua al gender: l’omosessualismo. Di “azioni punitive” poste in essere dalla Gaystapo ne abbiamo viste tante: all’estero avvengono sotto l’egida statale, laddove sono state approvate leggi tipo quella proposta dal nostro Scalfarotto. In Italia, avvengono principalmente grazie ai media, asserviti all’ideologia di moda e al pensiero unico dominante.

Da simili parole si capisce solo che Brandi sta dicendo ai suoi discepoli che i gay sono esserei malvagi perché non si lasciano discriminare ed insultare senza protestare, in quell'ottica in cui la sua idea di "democrazia" è un regime totalitario in cui ogni sua pruriginosa fantasia neonazista deve essere imposta per legge a quelle persone che lui reputa inferiori a lui per diritto di nascita. Ma sul piano formale, l'accostamento fra una cosa inesistente come «l'omosessualismo» ad una teoria mai esistita in campo accademico come il fantomatico «gender» non ci fornisce alcuna indicazione su un significato reale che possa essere applicato a definizioni scelte solo per risultare offensive e discriminatore verso chiunque non abbia il medesimo orientamento sessuale di Brandi.

mentre l'integralismo ci lascia orfani di un significato da attribuire alle parole della loro propaganda, è Wikipink a spiegarci come il termine "omosessualismo" è un neologismo creato verso l'inizio del XXI secolo fondendo la parola "omosessualità" e il suffisso -ismo, che si applica alle ideologie politiche.
Si tratta di un neologismo utilizzato solo da gruppi cattolici tradizionalisti o da gruppi politici di estrema destra, usato per indicare quell'insieme delle rivendicazioni del movimento lgbt (da loro viene inteso come «pura ideologia» al pari del nazismo o del fascismo). La premessa, dunque, è la negazione stessa dell'omosessualità come caratteristica naturale dell'uomo, preferendo sostituirla con l'idea che chi chiede dignità e rispetto a quella «condizione depravata» voglia portare avanti pretese inammissibili.
Insomma, i gay vengono visti come persone che non hanno diritti e che devono essere rieducate all'eterosessualità attraverso quelle fantomatiche "terapie riparative" che spesso vediamo promosse da ProVita o dal partito di Adinolfi (pronti a spergiurare l'efficacia di quelle violenze prive di valore scientifico, forse proprio perché necessarie a poter negare l'omosessualità quale caratteristica naturale degna di diritti e di tutele).
Ed è su queste basi che il mondo integralista ha inventato un'intera storia alternativa a quella che tutti noi conosciamo. Nella loro propaganda, i gay avrebbero cercato di "promuovere" l'omosessualismo attraverso la fondazione di una fantomatica "lobby gay"

In un articolo pubblicato su Riscossa cristiana" il 26 gennaio 2014, Elisabetta Frezza e Patrizia Fermani affermano:

Attraverso la promozione dell'omosessualismo, l'apologia dello stile di vita omosessuale e la rivendicazione di precisi diritti (dallo sposarsi all'avere figli, fino all'accostarsi alla Comunione), la società di oggi sta cercando in ogni modo di impedire per legge alle persone di insegnare la verità e il retto uso della ragione e di cancellare quanto Dio ha stabilito e impresso nella natura umana. (...) Condannare l'omosessualismo e il peccato della sodomia favorito dalla lobby gay non significa giudicare, bensì impegnarsi nella correzione fraterna, perché, sebbene il mondo di oggi voglia far credere il contrario, il peccato esiste.

In quel nel clima di paura che viene sempre sfruttato da ogni dittatura quale chiave di volta per ottenere la sudditanza di alcuni gruppi sociali, ecco che i gay diventano una "lobby" ricchissima e potentissima che si sarebbe infiltrata persino nelle istituzioni e fra le alte gerarchie vaticane.
Ma non solo. Il ricorso all'orientamento sessuale spacciato per ideologia è un elemento fondamentale per un'altra rivendicazione ricorrente, ossia il sostenere che la lobby omosessualista costituirebbe una minaccia sia per la società, sia per gli stessi gay a cui verrebbe negato il "diritto" di sottoporsi alle fantomatiche "terapie riparative" che dovrebbero permettere loro di "diventare" come i loro carnefici. Insomma, è uno stratagemma che permette di creare odio per poi dire che lo si sta facendo per il bene di quelle persone che si perseguitano, un po' come se i nazisti raccontassero che era per il bene degli ebrei che lis i bruciava nei forni (fossero diventati ariani, nessuno avrebbe avuto più nulla da ridire).
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