Adinolfi ed Amato sostengono che il Fertility Day avrebbe dovuto invitare i giovani a fare sesso senza preservativo


Sposatevi e fate l'amore senza preservativo. È questo l'irresponsabile messaggio lanciato da Mario Adinolfi sulla prima pagina del suo "giornale". Sedendo in cattedra come suo solito,l'integralista ha fatto il bulletto sostenendo che la sua sia «una lezione di comunicazione al povero ministro Lorenzin e ai suoi uffici» per il suo Fertily day. Un evento che nelle sue intenzioni sarebbe dovuto essere dedicato ai problemi riroduttivi e che Adinolfi ha tramutato in un invito alla procreazione irresponsabile.
E se non si capisce bene perché si dica convinto che il matrimonio serva per far figli (le ragazze nubili forse non restano incinte?), il sostenere che l'assenza del preservativo sia una risposta ai problemi medici legati alla riproduzione sessuale è un vero e proprio insulto. Chi non riesce a far figli necessiterebbe di aiuti, non di un tizio che lo deride chiedendogli se ha provato a togliersi il preservativo!
Poi, senza alcun ritegno, l'integralista aggiunge: «Non servono tanti giri di parole, noi tutti siamo nati perché un uomo ha fatto l'amore con una donna senza usare strumenti anticoncezionali, dunque se vuoi affrontare la più grande tragedia di questi anni che è la denatalità serve un messaggio politicamente scorretto».
Poi, confermando come la sua ideologia si basi sul compiere atti contro qualcuno e non certo per sé stessi, aggiunge: «Oggi, Fertility Day, fate l'amore in un modo che faccia incazzare Saviano. Questo è il Fertility Day de La Croce, sostienici».
Immediato è giunto il plauso di Gianfranco Amato, pronto a dichiarare: «Sposatevi e fate l'amore (senza preservativo)" questa sarebbe stata la vera campagna di un vero "fertily day" e ce lo scrive in prima pagina La Croce di oggi... Questa è la verità».
E dopo tutte le umiliazioni inferte alla famiglia da un gruppo integralista che vorrebbe imporre le sue regole ad un qualcosa che si dovrebbe basate sulla natura delle cose e non sui distinguo teorizzati di chi mira a creare esclusione, il colpo mortale giunge dal suo sostenere che le politiche familiari possano accontentarsi di negare dignità ai gay e invitare a scopare senza protezioni.
Vien da sé che tutti sanno come si fanno i bambini e che il vero problema sia un'Italia che non offre prospettive per il futuro. Il tema non è che la gente non sa fare figli, il tema è che la gente ha paura a fare figli senza potergli dare un futuro. La famiglia non si «difende» con la discriminazione o l'ideologia, si difende dandogli dignità e futuro. Una dignità e un futuro che paiono l'antitesi di Adinolfi e del movimento che ha creato.
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