Gianfranco Amato: «L'Italia perseguita i cristiani. Per ora non ci arrestano e non ci ammazzano»


L'integralismo cattolico non tollera alcuna opposizione e non stupisce troppo come la loro comunicazione sia totalmente autoreferenziale, capace anche di creare materiale propagandistico in cui gli adepti si danno ragione a vicenda. Ed è così che il Popolo della Famiglia di Treviso è andato dal segretario del loro stesso partito per chiedergli se condivideva l'ideologia che aveva insegnato loro. Guardacaso, Amato ha concordato su tutto.
Al solito il leader integralista ha ripetuto siano all'ossessione che lui si è convinto di essere "cristiano" e che non si può essere cristiani se non la si pensa come lui. Ed è su quelle premesse di cristianità che l'intervistatore gli ha domandato: «Avvocato Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la vita, abbiamo sentito qual è lo stato e la situazione della persecuzione dei cristiani in Italia, perché è errato parlare di persecuzione solo all'estero. C'è una situazione anche in Italia difficile. Però pare che ruoti molto spesso attraverso lo stravolgimento di una frase, di un comportamento che poi viene utilizzato contro queste persone. La classica macchina del fango». Pronta giunge la risposta:

Ma su questo direi che è stato chiaro ed inequivocabile come sempre Papa Francesco quando ha parlato di dittatura del pensiero unico. Il Papa è argentino e quindi sa di cosa parla quando uso il termine "dittatura" e ci dice che noi viviamo in questo regime totalitario.
Invito tutti a riascoltare l'omelia che il Santo Padre ha tenuto a Santa Marta ad aprile, dove ha parlato di una persecuzione educata. È stato ironico. Noi siamo perseguitati in Italia. Educatamente, così dice il Papa. Per ora non ci arrestano e non ammazzano, ma è evidente che la macchina del fango contribuisce a de-umanizzarti, a diffamarti, a infangarti.

Al di là dell'osservare quanto Amato ami attribuire il suo pensiero ai pontefici, pare difficile non scoppiare a ridere nell'ascoltare simili tesi dette da un uomo che basa i suoi comizi sul getta fango contro ai gay mentre si premura di alterare la verità delle cose attraverso slide decontestualizzate.
Non era forse lui quello che mostra le tabelle dell'Oms senza citare ciò che viene dettagliatamente spiegato nei test che le accompagnano? Non è forse lui che legge poche righe del romanzo della Mazzucco senza spiegare ciò che accade nel resto del libro? E non è lui che cercava voti presentandosi sui palchi con un Di Tolve pronto a spergiurare che l'omosessualità possa essere "guarita"? Certo, alle volte cerca di evitare una denuncia dicendo che lui mostra solo alcune immagini e lascia che siano gli spettatori a trarne le conclusione, ma vien da sé che se non vi sia una reale libertà di opinione se materiale propinato loro è incompleto o equivoco. È un po' come quando il cassiere della sua organizzazione cercò di far vietare il Pride di Varese attraverso le fotografie scattate in chissà quale Paese sudamericano al solo fine di far credere che durante quelle manifestazioni ci fossero situazioni assai diverse da quelle reali. ma mentre tutto ciò avviene, lui ripete che si sente vittima di una macchina del fango da parte di chi non si sottomette al suo pensiero unico.
E forse dovremmo anche provare a capire che cosa l'integralismo cattolico intenda con il termine "discriminazione", dato che in un recente articolo pubblicato su tempi arriva a sostenere che i cattolici sono discriminati dalle leggi anti-discriminazione perché non possono più discriminare. E dinnanzi all'assurdità di simili tesi, pare difficile persino commentare.

Poi, ricorrendo ai soliti slogan che vengono ossessivamente ripetuti dalla propaganda integralista, Amato aggiunge:

Tra l'altro i dati sono drammatici su questa vicenda, attenzione! L'Osce, che è l'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, un organismo istituzionale, ogni anno redirige un report sui crimini d'odio. Cosa sono i crimini d'odio. Sono dei reati penali basati sul pregiudizio contro persone o gruppi di persone. A novembre dell'anno scorso è uscito l'ultimo report che riguarda l'Italia. Saprete quali sono i dati incredibili di questo report dell'Osce? Sono stati commessi in Italia 596 crimini d'odio, divisi così: 413 riguardavano xenofobia e razzismo. 153 contro la religione dei cristiani e 27 contro lgbt. Cioè omosessuali, lesbiche o transessuali. Cioè... la religione è la seconda causa di crimini d'odio, cioè di pregiudizio che fonda alcuni reati. Bene. Cinque volte superiore agli lgbt. Ventisette, centocinquantatré. E però sentiamo continuamente parlare di omofobbia [scuote la testa ostentando disappunto] ma non sentiamo mai parlare di cristianofobia.

Forse basterebbe guardare fuori dalla finestra per accorgersi di quanto sia arduo sostenere che i cristiani siano discriminati in quell'Italia in cui la vita civile è subordinata al volere del clero... ed il solo pensiero che possa esistere gente capaci di credere davvero a tali affermazioni è da pelle d'oca.
Ovviamente Amato non spiega che quei dati si basano sui dati registrati dalla polizia e sorvola sull'evidenza di come i crimini d'odio legati all'omofobia abbiano un sommerso maggiore dettato da come molte persone abbiano paura a sporgere denuncia per timore si dover rivelare la loro sessualità). Ma ancor più grave è come l'uomo paia mentire nell'attribuire ai cristiani quei 153 casi di pregiudizi che il report classifica come «contro cristiani e appartenenti ad altre confessioni religiose». Nella descrizione viene chiaramente spiegato anche come siano inclusi anche i casi di antisemitismo e di anti-islamismo.
I dati sui crimini d'odio contro tutte le confessioni religiose elencano 6 aggressioni fisiche, 16 casi di danni materiali, 44 rapine e 20 minacce. Nel caso delle persone lgbt, si parla di un omicidio, una aggressione, cinque casi di minacce e cinque casi di vandalismo. Al di là di come un omicidio sia forse più grave di una rapina, davvero Amato vuol far credere che nel 2014 ci sia stata una sola persona aggredita perché gay? Forse basterebbe anche solo leggere i giornali per accorgersi di quanto quel dato sia incompleto.
E se il report non dettaglia i dati per confessione religiosa, ad abbassare i crimini d'odio che Amato sostiene siano avvenuti ai danni dei cristiani c'è il trafiletto che illustra come da quei casi vadano quantomeno tolti quelli riguardanti «una serie di incidenti che si sono verificati in prossimità della Giornata della Memoria del 27 gennaio, in cui teste di maiale sono state inviati a sei istituzioni e attivisti ebrei». Ed ancora, viene esplicitata «un assalto fisico su un uomo maghrebina che è stato presume essere ebreo» e «cinque episodi di graffiti, tra cui una serie di scritte negazioniste apparse in prossimità del 27 gennaio», «un aggressione fisica nei confronti di un uomo eritreo durante la quale sono stati utilizzati insulti anti-islamici», «un episodio di minacce rivolte un funzionario municipale a causa della sua fede islamica», «un episodio di graffiti anti-musulmani», «due minacce e due aggressioni fisiche ai danni dei Testimoni di Geova». Tolti tutti questi casi, non siamo propriamente dinnanzi a quel «Ventisette contro centocinquantatré» affermato da Amato.

Ma al di là del tentativo di alterare la realtà dei dati sino a proclamarsi vittima di azioni commesse anche da quei partiti di estrema destra che affiancano la sua ideologia, la vera question è il cercare di capire perché mai Amato cerchi ossessivamente di mettere in contrapposizione i gay con i cristiani. Sembra quasi che lui si dica convinto di essere dinnanzi a due gruppi che non possono convivere e in cui è necessario sopraffare l'altro secondo quelle stesse teorie che Hilter espose nel suo Mein Kampf.
Tant'è che è proprio in quel clima in cui l'omofobia è l'unico elemento su cui si basa il partito di Amato ed Adinolfi, che l'intervistatore coglie subito la palla al balzo per dire: «Mi progetti di rispetto del diverso e del prossimo sono fatti invece dalle comunità lgbt...». Ed è citando papi e preti come se non ci fosse un domani che Amato avvia la sua consueta macchina del fango contro la comunità lgbt nell'affermare:

Certo, come ha ben definito il cardinal Bagnasco presidente della Cei, questi sono dei cavalli di Troia. Sappiamo che nascondono dietro nomi condividibilissimi passa la cosiddetta "teoria gender". Quella che Papa Francesco ha definito "una bomba atomica". Che parlando con i giovani a Napoli ha definito "uno sbaglio della mente umana che crea confusione". recentemente ha ridenunciato la pericolosità di questa ideologia parlando con i vescovi in Polonia all'ultima GMG.
Addirittura, questa che il papa definisce come una "colonizzazione ideologica" che viene dagli Stati Uniti ed è un tentativo di indottrinare i bambini come hanno fatto i balilla sotto il regime fascista o la gioventù hitleriana sotto il Terzo Reich, come ha detto Papa Francesco tornando dal viaggio alle Filippine a gennaio del 2015 quando ha citato proprio l'esempio del balilla e e della gioventù hilteriana, bhe... tutto questo è stato sancito in un atto di magistero. Invito tutti i cattolici a leggere il numero 56 dell'esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco. Dove c'è una denuncia chiara e quindi senza appello contro l'ideologia gender.

Insomma, Amato dice i cristiani sono discriminati e che il loro citare a sproposito il Papa li legittimi ad esigere che ai figli degli altri sia negato il diritto ad una sana educazione al rispetto. Il tutto sostenendo che la società civile venga dopo quei distinguo creati nei palazzi Vaticani da uomini che si arrogano il diritto di poter stabilire a tavolino che l'identità di genere non debba poter essere separata dal sesso biologico.
Ma quando quella stessa gente arriva a sostenere che «il creato ci precede e dev'essere ricevuto come dono», bisognerebbe domandarsi perché mai non si lamentano quando i cattolici esigono la mutilazione genitale per i bambini intersessuali quando anche quando la loro peculiarità è parte del creato. Oppure perché i mai i preti ricorrano alla chemioterapia quando Dio dona loro un tumore. Se davvero si sostiene che la scienza non debba essere usata per garantire il benessere dinnanzi a determinate situazioni, perché mai quel divieto pare valere solo se a danno degli altri?
Inoltre tutta la manfrina di Amato non spiega come si passi da quell'aggressione contro le persone transessuali all'odio che viene predicato contro i gay, anche se forse i riferimenti al Papa servono solo per ottenere facili consensi da quei bigotti che non osano contestare qualunque ideologia venga messa nella bocca di un religioso.

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