I discepoli di Don Pusceddu fondano un sito per spargere odio contro i gay


Si intitola "Il riformatore" ed è uno dei tasti siti creati dall'integralismo cattolico al fine di dar vita ad una rete in cvii si legittimi l'odio a vicenda in modo da applicare il parere dei soliti soggetti. Non stupisce, infatti, come il sito di annunci legato a realtà note dell'integralismo cattolico, come ProVita, Rioscossa cristiana, La Fede quotidiana e l'Osservatorio gender di Famiglia domani.
L'obiettivo è sempre il solito, ossia il sostenere che essere "cristiani" significhi odiare i gay e fare di tutto per danneggiare la loro vita in un'ottica di promozione dei gruppi politici di estrema destra. E per ottenere tale obiettivo, ovviamente anche loro cercando di creare quel "noi" e "loro" che fu all'origine del nazismo.

Sostenendo che Dio abbia creato l'eterosessualità che i gay siano prodotti difettosi di una creazione errata che dopo milioni di anni di storia ha bisogno di essere modificata da alcuni integralisti assetati di odio, il sito integralista si lancia nell'asserire che:

Forse alcuni pensavano che Papa Francesco dovesse divenire il paladino della causa omosessualista contro i cattolici integralisti (così chiamati quelli che semplicemente difendono la Dottrina Secolare della Chiesa), come appare chiaro dagli sfoghi insensati del sito Gayburg, che nuovamente cita indirettamente anche Don Pusceddu e si scaglia contro Bergoglio.
Il Pontefice viene accusato dagli integralisti gay di “rilanciare tutti gli slogan ideologici della propaganda integralista” volta a imporre “uno schema sessuale costituito a tavolino”. Non sapevamo che Dio avesse un tavolino durante la creazione, ma così ci informa il reporter di Gayburg.
Viene da porsi qualche domanda a questo punto.
Cosa penserà allora Aleksandra Matikj, che citava Papa Francesco e il suo “chi sono io per giudicare” a giustificazione delle attività omosessualiste e della promozione del gay pride di Genova, sfilata dell’orgoglio gay, e della petizione per far dimettere Don Pusceddu diretta proprio a Papa Francesco?

Si, esatto. Non c'è alcun nesso logico fra le farsi ma solo un cumulo di parole volte a citare preti e papi a casaccio in una strenua difesa di chi va in giro a dire che i gay meritano la morte. Uno sterminio che a loro dire sarebbe d'obbligo per quegli integralisti che «difendono la dottrina della chiesa» nella più totale ignoranza di come i primi cristiani (ossia quelli che conobbero personalmente Gesù) fossero soliti celebrare anche unioni fra persone dello stesso sesso. Ma anche qui, evidentemente, siamo dinnanzi a chi dice che Gesù non capiva nulla e che l'integralismo odierno è molto più bravo di lui nel conoscere che cosa avrebbe dovuto pensare Dio.

Parlando di chi ha commentato l'articolo (motivo per cui stiamo riproponendo questo delirio), il sito afferma:

Si leggono, inoltre, diversi commenti agli articoli nel sito gayburg in cui i lettori, chiaramente concordi con gli articoli del sito, danno già per scontato con il loro Vangelo fai da te che Gesù è amore, quindi manderà all’inferno tutti quelli che parleranno contro l’amore omosessuale, compreso il Papa, ovviamente.
E guai a far notare a questi signori che in questo modo offendono Gesù Cristo, il Santo, mettendogli in bocca parole non sue. Si rischia una denuncia per omofobia o istigazione all’odio contro gli omosessuali.
Tra questi alcuni si appellano come “cattolici”.
Noi invece che difendiamo la morale cristiana siamo gli integralisti o nazipanomofobici (questo però ragazzi non è male come neologismo, sarebbe piaciuto a D’Annunzio).
Quindi, ora non ci sono dubbi, gli omototalirari finalmente cominceranno a parlare male anche del Papa, che questa volta, se le fonti sono corrette, ha parlato da Cattolico.
E io personalmente sono contento che ne parlino male, anzi malissimo.
Perchè è quando ne parlano bene che mi preoccupo.
E spero che ne parlino male sempre di più, perchè questo è l’effetto della Parola di Dio pronunciata senza finzioni: o ti converti o la odierai con tutto te stesso.

Anche qui è difficile trovare un nesso logico fra le parole, anche se è evidente il tentativo di sostenere che i gay siano anti-cristiano per definizione dato che osano vivere anche se i sedicenti cristiani hanno deciso non debbano poterlo fare. Ed è in una sovversione della realtà che questa gente si lancia nel sostenere che chi chiede di poter vivere liberamente la propria vita è una persona totalitaria che minaccia il loro desiderio di impedire la vita altrui nel nome del disprezzo che emerge da tutti quei ridicoli giochi di parole.
Ma la cosa più inaccettabile è come questa gente si finga cristiana mentre nomina invano il nome di Dio quale giustificazione alla loro inaudita violenza. E non è dunque un caso se il loro rantolo d'odio si conclude con la cita citazione biblica decontestualizzata che loro intendono come una legittimazione a nuovi distinguo di stampo nazista da un Dio che nella loro mente pare marciare al passo dell'oca sotto ad una croce uncinata:

Ricordatevi della parola che vi ho detto: un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perchè non conoscono colui che mi ha mandato. (Vangelo di Giovanni, 15,20).

E dinnanzi a gente che si crede "perseguitata" perché le vittime della loro persecuzione non cessano di esistere dinnanzi al loro odio, facile è comprendere perché una Chiesa Cattolica contaminata da simili soggetti stia progressivamente morendo fra le bestemmie di chi cita Dio per rivendicare la sua convinzione di essere migliore dei propri fratelli.

E per chi avesse dubbi sulla matrice di un simile attacco, è dal who is che è possibile apprendere come il proprietario del sito sia un tale Andrea Joseph Di Roma, presumibilmente lo stesso che firmava articoli per La Nuova Bussola Quotidiana dicendosi convertito al cristianesimo mediante folgorazione noncé presentandosi come responsabile del Nord Italia dei gruppi di preghiera del Movimento Apostoli di Maria, ossia i gruppi fondato da Don Pusceddu. Ed è così che si comprende perché mai l'articolo appaia così ossessionato dal difendere chi chiede la morte dei gay.
Comunque la si rigiri, la matrice dell'odio è riconducibile sempre agli stessi gruppi e alle stesse realtà, in quella truffa culturale in cui pochi soggetti cercano di far credere di essere una maggioranza al solo fine di ingannare quanta più gente possibile. E ce'è da chiedersi se il vescovo di Cagliari, ritrovatosi a chiedere scusa per l'omofobia del sacerdote, sia al corrente di come quell'uomo stia ancora proseguendo nella sua personale crociata contro la dignità di migliaia di persone.
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