Le Sentinelle in piedi tornano in piazza per chiedere la "cura" e l'emarginazione degli adolescenti gay


Le Sentinelle in Piedi tornano in piazza con un rinnovato manifesto politico, questa volta orientato a chiedere torture fisiche e violenze fisiche contro gli adolescenti gay. In quell'escalation di violenza che contraddistingue l'integralismo cattolico, è la solta ProVita Onlus a fomentare l'odio del gruppo nello scrivere:

Dopo l’approvazione del testo sulle cosiddette unioni civili, c’è chi invoca la ripresa dell’esame del testo sull’omofobia. Non solo, un progetto di legge firmato dal Senatore Lo Giudice, il ddl 2402, si propone di multare e arrestare psicologi e psichiatri disposti ad aiutare i minori con attrazione indesiderate per lo stesso sesso, una vera e propria minaccia ad una serie di categorie professionali legate all'infanzia, che di fatto impedirà ai genitori di aiutare i propri figli nel caso questi presentino problemi legati all'identità o all'orientamento sessuale. Il tutto mentre l'omosessualità è stata normalizzata per legge, il che implica che il gender sarà non solo presente, ma insegnato obbligatoriamente nelle nostre scuole, poiché tra i banchi siederanno bambini violati nelle loro relazioni più intime perché cresciuti con “due mamme” o “due papà”.

Ricapitolando, dunque, si sostiene che i bambini che vivono in famiglie omogenitoriali debbano essere emarginati perché le Sentinelle si credono genitori migliori, anche se poi invocano il "diritto" di poter infliggere torture disumane agli adolescenti che dovessero avere un orientamento sessuale da quello che loro desideravano.
Dinnanzi a simili affermazioni va sempre ricordato come le fantomatiche "terapie riparative" non solo non abbiano alcun fondamento scientifico, ma il loro divieto da parte dell'Ordine degli Psicologi deriva dalla provata pericolosità che deriva dai sensi di colpa che sette religiose infliggono ai piccoli nella noncuranza di come suicidi ed autolesionismo siano gli unici effetti che tali barbare pratiche riescono ad ottenere.
Evidentemente, però, le sangunarie Sentinelle sostengono che un bambino a loro sgradito debba divenire una persona a cui si attribuisce una natura «indesiderata» in virtù di quanto la sua sessualità non sia accettata ai suoi genitori, arrivando persino ad invocare "cure" per cambiare quel figlio che a loro non piace per ciò che è. Ed è veramente inumano il cavalcare il malessere che può nascere da un rifiuto da parte della famiglia per poi sostenere che siano le loro vittime a voler compiacere i loro pregiudizi.

Ma i proclami non si fermano lì e questa gente appare capace di aggiungere:

Come possiamo chiedere che il gender non venga insegnato se lo stato legittima le cosiddette famiglie omogenitoriali? Possiamo impedire che un bambino a scuola parli di ciò che vive a casa? Certamente no, ecco perché sarà sempre più difficile sottrarsi alla dittatura del pensiero unico. Ecco perché occorre mostrare il dissenso, dar corpo a un popolo che non è disposto a piegarsi a tutto questo.

Interessante è la loro preoccupazione nel sapere che le istituzioni potrebbero tutelare i loro figli per accertarsi non siano vittime di violenza. Ed è davvero innaturale un genitore che vuole poter fare ciò che vuole dei propri figli senza che i piccoli possano ricevere supporto o aiuto in caso di necessità. Ancor più quando lo scopo è quello di restare impuniti se si tortura un minore per punirlo per il suo essere diverso da come loro lo avrebbero voluto.
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