Maria De Filippi: «Il trono gay aiuterà a combattere l'omofobia»


«La società è più avanti della legge. Aprire Uomini e donne ai gay non mi sembra una rivoluzione. La Televisione non deve rimanere indietro, se parliamo di relazioni umane, della normalità dei sentimenti, non si capisce perché gli omosessuali dovessero essere esclusi dal programma». È quanto dichiara Maria de Filippi dalle pagine di Repubblica parlando dell'imminente trono gay che esordirà dal 12 settembre nella nuova edizione di Uomini e Donne.
La conduttrice ha poi spiegato che «Non mi aspetto chissà che , ma la tv deve rispecchiare la realtà e non può lasciar fuori nessuno. Non penso che una scelta come questa serva per il mondo gay risolto ma può essere d’aiuto per chi a casa ha ancora problemi con parenti e amici, per chi è vittima di bullismo e viene spregiativamente chiamato ‘frocio’. Ho sempre fatto le cose in cui ho creduto, quando la critica ha un senso la seguo, quando non ce l’ha, no. Non sfrutto nessuno, mi aspetto un trono come gli altri e mi auguro che la gente dica che ho fatto bene. Se poi le critiche sono quelle di Giovanardi… ce le prenderemo. O forse no. Di possibili protagonisti ne ho incontrati quattro, Claudio era molto tranquillo, risolto. Mi ero raccomandata con la redazione: cercate chi ha realmente voglia di raccontarsi. Hanno scritto in tanti, senza timore. Mi è sembrato già un bel segno».
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