Gli integralisti cattolici chiedono di ritirare i figli da scuola: «Gli insegnanti negano il gender perché verrebbero licenziati»


L'odio e la violenza di personaggi come Toni Brandi o Gianfranco Amato non possono che danneggiare le persone più indifese, tra cui i bambini. Il dramma di un bambino a cui è stata negata una sana educazione e la possibilità di poter avere un confronto con altri coetanei giunge dalle pagine de La Fede Quotidiana, la quale plaude a due genitori che hanno allontanato i figli dalla scuola per indottrinarli all'odio verso i gay e per insegnare loro che la donna vale meno dell'uomo. Il sito ultra-integralista scrive:


Emanuele Ciampitti e Susan Vincenzoni, due genitori di Forano Sabino, piccolo centro in provincia di Rieti hanno deciso di ricorrere all'educazione parentale per evitare che i figli ricevano una educazione alle teorie del gender nelle scuole pubbliche.

Se sappiamo che il "gender" non esiste e che il fatto in sé richiederebbe forse l'intervento dei servizi sociali per salvaguardare quei poveri bambini dell'ideologia dei loro genitiri, difficile è non notare come la fantomatica "argomentazione" si basi sui soliti slogan che vengono ripetuti senza essere in grado di fare esempi pratici di dove sarebbe quel "gender" che gli integralisti vedono ovunque ma che non sanno mai indicare. Scrive il sito:

“Siamo una normalissima famiglia italiana, e abbiamo un bambino di 5 anni e mezzo. – affermano – La nostra storia e la nostra battaglia sull'ideologia ed indottrinamento sulla spigolosa e complessa questione gender inizia qualche anno fa, leggendo qua e là articoli su internet, approfondendo poi la legge sulla cosiddetta “Buona Scuola” e visionando accuratamente le linee guida OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Dopo aver considerato le varie possibilità e ponderato sulle molteplici eventuali di rischio, abbiamo scelto di perseguire la strada più ardua, ovvero l'educazione parentale.

Dicendo di credere alla propaganda integralista e sostenendo che un figlio che non è omofobo e sessista debba essere ritenuto un deviato (come il "gender" dovrebbe causare anche «danni fisici» non viene spiegato anche se lo si sostiene), aggiungono:

Certo, escludiamo il bambino dalla possibilità di confronto scolastico con i compagni di classe e la cosa ci irrita alquanto visto che la scuola da Costituzione Italiana è un diritto per tutti, ma è l'unico modo per prendere tempo senza incombere poi nell'inevitabile deviazione psicofisica di nostro figlio. Ammettiamo che è un grande impegno, ma mai paragonabile alla serenità familiare che ha comportato questa scelta.

C'è anche un'accusa gravissima contro il Miur:

A rafforzare la nostra decisione è stata la totale omertà dei docenti, a sentir loro questo nuovo indottrinamento non esisteva nemmeno e tuttora, continuano a negare. Ovviamente è a rischio il loro posto di lavoro, ma non è una giustificazione in grado di sostenere la gravità della distruzione dell'infanzia dei bambini, innocenti e puri senza malizia.

In realtà basta un minimo di buonsenso per comprendere che l'infanzia dei loro figli verrà causata da genitori indittrinati che preferiscono compiacere i loro pregiuduzi piuttosto che occuparsi dei figli, ma probabilmente né ad Amato e né a Brandi importerà di distruggere la vita a qualcuno pur di portare vantaggi elettorali alle destre estreme.

Si passa così a dire che i genitori devono seguire tutti il loro esempio perché i bambini sono oggetti da indottrinare e non persone da rispettare. Scrivono:

“Spesso – proseguono – tutto questo avviene sotto gli occhi di molti genitori, che costretti a lavorare entrambi per mantenere uno stile di vita, o effettivamente per puro disinteresse, preferiscono che i propri figli continuino ad andare a scuola purché non stiano in mezzo ai piedi. Ormai è noto a tutti quanta superficialità vige nelle menti di alcuni padri, che al ritorno dal lavoro adorano infilare le pantofole e dedicare il proprio tempo ai programmi sportivi, o sui social network. Conosciamo abbastanza bene le molte madri che “vogliono” andare dal parrucchiere, farsi le unghie variopinte e andare in palestra per mantenere un certa linea che sia quantomeno vicino a degli stereotipi televisivi. Purtroppo è una realtà e bisogna ammetterlo, la colpa di ciò che accade nelle scuole a prescindere dalle incompetenze vigenti nei vari plessi, è “soprattutto” del totale disinteresse dei Genitori sull'andamento scolastico e dell'istituto stesso, finendo poi per rovinare le vite di questi Bambini. Pensiamo e ne siamo convinti, che lo sguardo di un bambino sereno non abbia prezzo, che la naturalezza delle loro domande debba seguire un percorso “naturale”, come giusto che sia l'insegnamento della famiglia “naturale”. uesta è la più grande battaglia dei genitori, nei confronti della salvezza dei propri Figli.

I "genitori" del bambino ritirato da scuola non mancano poi di ostentare un certo integralismo:

L'ideologia gender “non” è una cosa nuova, anzi, fa parte di un ampio progetto mondiale atto a distruggere le identità dei bambini, per spianare la strada all'imminente e incontrastato arrivo del Nuovo Ordine Mondiale.Ci appelliamo a tutti i genitori: sempre confrontarsi, sempre leggere i testi adottati, sempre approfondire le varie diciture dei POFT (Piano Offerta Formativa Triennale) dei vari plessi scolastici, non dobbiamo aver timore di affrontare un insegnante, di chiedere delucidazioni! Controlliamo sempre tutti i progetti sia interni che esterni delle varie scuole. Ci vogliono 3 minuti per perdere un bambino. L'unione farà e sarà la forza, di tutti”.

Quindi i bambini devono imparare che l'uomo deve fare sesso solo con donne perché i loro genitori non tollerebbero la loro natura se non eterosessuale. E se saranno gay, pazienza. Mal che vada i loro genitori li spingeranno al suicidio nel nome di Dio.
E dato che questa gente parla di complitti, sarà un caso se una simile intervista è stata pubblicata all'indomani dell'ordine impartito all'integralismo da Komov in cui si chiedeva di invitare i genitori bigotti a tenere i figli lontani da scuola?
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