Google News dà notizia delle prime separazioni fra gay uniti in comune (ma è solo una bufala messa in circolazione dai media integralisti)


La falsa informazione è uno strumento di propaganda politica tipica di ogni regime. L'informazione viene plagiata, plasmata ed orientata a creare un odio irrazionale che il politico di turno potrà sfruttare le per propria campagna elettorale.
Tra questi giornali, Imola Oggi è una vera e propria fucina di articoli volti a promuovere omofobia e razzismo. Il sito Bufale.net ha indagato sull'origine di quella "informazione" sino ad appurare come dietro a quella realtà ci sia Armando Manocchia. È il responsabile di un'associazione dedicata alla memoria di Oriana Fallaci; presidente del Circolo della Libertà di Imola; coordinatore Politico della Lega Nord per la Circoscrizione di Imola dal 16 Marzo 2009; Consigliere comunale di Borgo Tossignano e capogruppo della Lega Nord fino al 2010; candidato con la formazione ultracattolica “Io amo l’italia – Magdi Cristiano Allam” alle elezioni del 2013. In seguito ad una diffida della Lega Nord, presentò le sue dimissioni anche se nel 2014 e nel 2015 risultava impegnato a promuoverla e a partecipare ai loro raduni.
Tanto basta per comprendere che la presunta "informazione" di quelle pagine serva solo a creare quella disinformazione in cui i leghisti possano sguazzare nel più bieco populismo.

È in questo clima che martedì 4 ottobre 2016 Imola Oggi ha pubblicato un articolo: «Padova: si separa la prima coppia gay “sposata” in Comune: Non era per sempre».
Gli elementi tipici della propaganda ci sono tutti: le violette tolgono dignità alle parole mentre si paventa l'idea che i gay non sappiano assumersi impegni duraturi. La notizia è stata immediatamente ripresa dal sito integralista "Informare per resistere" con l'aggravante di come entrambi abbiano ottenuto visibilità attraverso la diffusione di quelle pagine da parte della piattaforma di Google News (una visibilità peraltro ingiustificata a fronte di come entrambe le testate figurino nella blacklist di Bulale.net come produttori di notizie false).

Eppure appare un po' strano pensare ad una coppia che si è già separata se la legge Cirinnà è entrata in vigore da così poco tempo. E dato che entrambi i siti citano Il Gazzettino quale fonte, basta una semplice verifica per osservare che si sta parlando di una notizia che era stata pubblicata il 29 luglio 2012. Ossia 4 anni, due mesi e sei giorni fa.
La domanda è dunque scontata: perché mai proporre una notizia vecchia di 1.529 giorni senza spendere neppure una parola per contestualizzarla? Non sarà che il parlare di unioni gay celebrate in comune fa pensare ad una qualche unione civile celebrata secondo la legge Cirinnà negli ultimi mesi e non certo ad una coppia che nel febbraio 2007 aveva ottenuto una «certificato di famiglia anagrafica basata su vincoli affettivi e di convivenza».

Se l'obiettivo è creare odio contro i gay, il voler far credere che una coppia si sia unita civilmente solo per separarsi immediatamente è assai diverso dal parlare di una coppia che è stata unita per 12 anni e che poi si è separata come avviene anche in tantissime famiglie eterosessuali (in alcuni casi con matrimoni che durano molto meno). E tutto questo non può che generare rifiuto, a fronte di utenti che si sentono legittimati a vomitare odio nello scrive: «Ma basta, l'uomo faccia l'uomo e la donna faccia la donna, ma dai contro natura proprio. Comunque pazienza l'importante è che ci si voglia bene, ma non è una scusa. Madre natura ci ha fatti in un certo modo e le deviazioni sono andarci contro».
Sarà che parlare di etica e morale dinnanzi ad un leghista pare una battaglia persa, ma forse bisognerebbe chiedersi perché mai lo stato non difenda i cittadini dalla falsa informazione e della mera strumentalizzazione che personaggi notti mettono in atto contro interi gruppi sociali al solo fine di trarne un profitto. E questo senza ricordare di come quella coppia meriterebbe di essere lasciata in pace dopo quattro anni di continuo attacchi e offese messe in campo dalle solite lobby internazionali.
E pare anche osservare che l'autorevolezza di Google News pare sempre più messa in crisi da un servizio che diffonde falsa informazione attraverso fonti note per la loro strumentalizzazione della realtà per fini politici.
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