La Cappellini illuminerà il Pirellone per i cristiani perseguitati, così come fece per perseguitare i gay


La sentinella in piedi Cristina Cappellini (a tempo perso assessore della giunta lombarda) pare avere uno strano concetto della libertà. La donna è particolarmente attiva non solo nella promozione dell'isteria anti-gay di Massimo Gandolfini, ma anche nel'imposizione della religione cattolica. Ha eretto monumentali statue della madonna all'interno della sede di un'istituzione che dovrebbe essere laica, auspica maggiori fondi regalati agli istituti scolastici cristiani, esige che le scuole indottrinino i bambini alla fede cattolica, finanzia discutibili isterie contro gay e lesbiche perché a suo dire la loro esistenza offenderebbe i cattolici, ha vitato l'uso del velo a chiunque non fosse di religione cattolica, ha finanziato presepi religiosi nella sede della Regione. Eppure, nonostante la donna appaia il volto stesso dell'intolleranza, ora è lei che finanzierà con i soldi dei lombardi una iniziativa a favore dei "cristiani perseguitati" laddove non siano una maggioranza e non possano essere loro a perseguitare gli altri. Perché se forse l'iniziativa potrebbe anche essere condivisibile, intollerabile è che a riempirsene la bocca sia una sentinella che dedica la sua vita alla promozione del prossimo per poi frignare se da qualche parte nel mondo non è lei ad imporre il suo totalitarismo.
L'intento ideologico dell'iniziativa viene sottolineato anche dal fatto che la donna ha scelto di usare il Pirellone per scrivere le sue frasette al pari di come fece durante il Family day, quando le finestre del palazzo vennero illuminate per lanciare un messaggio di intolleranza e di odio contro un gruppo sociale a lei sgradito (e sgradito ai gruppi integralisti che lei sta promuovendo attraverso una sorte di abuso della sua carica, non a vantaggio di tutta la cittadinanza ma solo di quella parte che condivide la sua ideologia discriminatoria).
Ed è così che sabato 29 ottobre il Grattacielo Pirelli di Milano, sede del Consiglio regionale della Lombardia, verrà illuminato sino a formare la scritta "Help christians".
L'iniziativa non sarà però apolitica e apartitica. L'iniziativa è stata voluta dalla fondazione pontificia "Aiuto alla Chiesa che Soffre" e dalla redazione de "Gli Occhi della Guerra" de Il Giornale. Ed è proprio per sottolineare quella precisa destinazione che la Regione non promuoverà la libertà religiosa di tutti, ma solo quella dei cristiani: gli unici che meriterebbero dignità e libertà mentre la giunta Maroni provvederà a manifestare contro le moschee o a proibire l'uso di abiti tipici di altri credo religiosi. Nelle medesima giornata si terrà anche un convegno che vedrà la partecipazione di monsignor Mtanios Haddad, di padre Rebwar Audish Basa, del leghista Roberto Maroni, della leghista Cristina Cappellini, del presidente della pontificia ACS-Italia e dell'amministratore delegato de IlGiornale.it Andrea Pontini.

Ma dato che la Regione Lombardia promuoverà un'associazione ben precisa sostenendo che ciò possa aiutare i cristiani nel mondo, bene sarebbe osservare di cosa si occupa nel dettaglio quella realtà. Il loro sito spiega nel dettaglio quali sono gli ambiti di intervento:
  • Costruzione o manutenzione di chiese, cappelle, monasteri, seminari, strutture di accoglienza e centri parrocchiali
  • Sostentamento dei sacerdoti attraverso le intenzioni di Sante Messe
  • Sostegno alle suore, anche di clausura, soprattutto lì dove c’è persecuzione
  • Acquisto di mezzi di trasporto per la pastorale (come automobili, biciclette, moto, minibus)
  • Formazione di personale addetto alla pastorale (soprattutto lì dove la presenza dei religiosi è difficile o scarsa)
  • Assegnazione borse di studio universitarie
  • Sostegno ai mass-media cattolici
  • Sostegno alla pastorale familiare ed ai progetti pastorali locali atti a valorizzare il ruolo familiare e sociale della donna
  • Diffusione di testi religiosi e per la pastorale (ad esempio la “Bibbia del fanciullo”).

Esatto, tutto andrà a preti che avranno il compito di indottrinare al cristianesimo i bambini. E a dichiararlo sono loro stessi, quando affermano che «la Bibbia del Fanciullo, che ACS ha tradotto in 157 lingue e distribuito in 140 Paesi, spesso è l’unico libro di lettura che i bambini posseggono». Ma la costruzione di chiese e l'indottrinamento dei minori non ha esattamente l'aria di un progetto reale di chi dice di volersi battere per la libertà religiosa, ma solo il tentativo di colonizzare delle terre con il proprio credo. Se ne può dunque concludere che la cappellini non voglia moschee ma esiga di costruire le sue chiese ovunque voglia, in quella strana modalità in cui pare che lei non sia convinta che la libertà religiosa debba valere in egual maniera per tutti.
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