La Lega pensa di espellere la sindaca trevigiana che ha celebrato una unione civile


I diktat di Salvini non possono essere messi in discussione e la fantomatica «obiezione di coscienza» a cui i sindaci leghisti si sono appellati per infrangere la legge pare non fosse obiettabile secondo coscienza: la Lega nuove trarre profitto elettorale dall'odio e non è tollerato chi crede che la dignità umana valga più del tornaconto di quel Salvini che vive sulla promozione dell'odio contro ogni minoranza.
Capita così che se il sindaco di Oderzo, Maria Scardellato, ha celebrato l'unione civile tra Andrea e Pasquale, la segreteria provinciale trevigiana della Lega Nord fa sapere di aver messo allo studio «provvedimenti» contro il sindaco che ha osato dare dignità agli undici anni di vita famigliare condotta dai due uomini.
«Non possiamo permettere che uno dei nostri sindaci esca così sfacciatamente dalla linea politica che abbiamo -ha tuonato il segretario provinciale Dimitri Coin- Siamo stanchi di persone che dopo essere state elette da noi vanno poi a sostenere le tesi della sinistra».
Il sindaco ricorda come si sia semplicemente limitata a rispettare le legge, anche se ormai il Carroccio pare votato alla promozione dell'illegalità e del disordine sociale al solo fine di ottenere i voti di chi venderebbe l'utero della madre per vedere i gay discriminati o nel poter gustarsi le immagini di migranti che muoiono affogati nel Mediterraneo.
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