L'ennesima ricerca conferma che l'orientamento sessuale dei genitori non influisce sulla crescita


Nonostante i vaneggiamenti degli integralisti cattolici e il loro tentativo di costruire una realtà basata sui loro più perversi pregiudizi, la scienza continua a confermare un dato ovvio: i figli adottati da coppie gay crescono allo stesso modo di tutti gli altri.
Questa volta la conferma arriva da uno studio condotto presso l'Università del Kentucky, dove la ricercatrice Rachel H. Farr ha osservato per più di dieci anni vari aspetti di vita famigliare di coppie omosessuali ed eterosessuali con un figlio adottivo. I dati raccolti mostrano inequivocabilmente che l’orientamento sessuale dei genitori non influisce in alcun modo sullo sviluppo dei bambini.
La ricerca, pubblicata sul Developmental Psychology, ha preso in esame circa 100 famiglie adottive con bambini dai cinque anni di età fino al periodo adolescenziale. In nessun caso i problemi della prole sono risultati causati dall’orientamento sessuale dei genitori.
«Se le coppie sanno gestire il loro ruolo da genitori, e anche la loro relazione amorosa, sono in grado di crescere un figlio nel migliore dei modi, indipendentemente dal loro orientamento sessuale -ha dichiarato Farr- Questo è il primo studio che è riuscito a seguire i figli adottivi di coppie lesbiche, gay ed eterosessuali, dall'infanzia fino all'adolescenza. Gli studi longitudinali come questo, basati su ripetute osservazioni in un lungo margine di tempo, sono infatti l’ideale per indagare i fattori che influenzano il corretto sviluppo di un bambino».
Negli Stati Uniti, dove l'adozione è permessa alle coppie gay, sono circa 65.500 i bambini che hanno trovato l'affetto di una famiglia omoparentale (ossia il 4% delle adozioni totali). Farr non ha dubbi nell'asserire che «uno studio come questo potrebbe avere tutte le caratteristiche necessarie per muovere il dibattito pubblico a sostegno di queste minoranze e del loro diritto ad avere una famiglia».
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