Blasting News insiste nel chiedere che Gabriele Rossi gli renda conto della sua sessualità


Pare proprio che Blasting News abbia deciso di stalkerare Gabriele Rossi, l'attore romano che ha conquistato gran parte del pubblico italiano attraverso la sua partecipazione al Grande Fratello Vip. Per la terza volta in pochi giorni, nonostante la totale assenza di nuovi argomentazioni da portare a sostegno della loro tesi, è un articolo di Domenico Mungiguerra ad aggredire Gabriele per sostenere che l'attore debba rendergli contro del suo orientamento sessuale.
L'ennesimo attacco è contenuto in un articolo dal titolo "Grande Fratello Vip, cosa è successo dopo la finale: Gabriele Rossy è gay?". E se non è chiaro il nesso tra le parti che compongono la frase, l'affondo finale è una curiosa alterazione del cognome che nella loro formulazione termina con una "Y" di stampo anglosassone.

L'articolo esordisce con un:

Cosa è successo subito dopo la finalissima del Grande Fratello Vip 2016 in onda su Canale 5? Quali sono le gossip news che ancora oggi impazzano sui concorrenti in gara di questa prima edizione del reality show condotto da Ilary Blasi? In attesa di vedere in onda la puntata speciale di questa sera 14 novembre, scopriamo insieme tutte le ultimissime novità.

Ma dopo quell'introduzione, l'articolo si lancia in un paragrafi titolato "GF Vip news: bufera su Gabriele Rossi" in cui leggiamo:

Le gossip news sul Gf Vip ci riportano al secondo classificato Gabriele Rossi: poche ore prima della messa in onda della finalissima in tv, su Dagospia era girata voce che uno tra i finalisti di quest'anno stesse nascondendo all'interno della casa più spiata d'Italia la sua omosessualità. Tenendo conto che i due finalisti erano Stefano Bettarini e Gabriele Rossi, in molti hanno ipotizzato che fosse proprio quest'ultimo, tenendo conto anche il fatto che in queste settimane di permanenza nella casa di Cinecittà non si è mai esposto più di tanto sulla sua vita sentimentale. Nonostante la bufera medeatica scoppiata sul web, in questi giorni Gabriele non ha fatto ancora chiarezza sulla vicenda: dirà la sua nel corso della reunione del GF di stasera?

Se le regole del gossip sono note a tutti ed è risaputo che la privacy non viene neppure presa in considerazione, fa un po' specie che si possa parlare nei termini di «bufera» dinnanzi a delle chiacchiere che riguardano la sessualità di qualcuno. Perché in fondo la vera domanda è in che modo possa far differenza se Gabriele sia etero o gay, così come non si capisce su che basi dicano di esigere che qualcuno debba renda conto a loro della propria sessualità.
Nel caso specifico si potrebbe anche archiviare il tutto sostenendo che in fondo Gabriele ha più dimostrato di saper gestire con maturità le varie situazioni e che difficilmente due chiacchiere da giornaletto scandalistico potranno metterlo al muro. Eppure sarebbe interessante cercare di capire come questi pettegolezzi possano essere percepiti da un ragazzino che magari non è ancora pronto ad accettarsi e che si trova dinnanzi dei giornali che indicano l'omosessualità come un qualcosa che crea scandalo e che deve essere "confessata" se qualcuno avanza dei sospetti. Gli si sta indirettamente dicendo che si dovranno nascondere e che dovranno vivere nella paura di un atteggiamento in cui ogni più minima distrazione potrebbe metterli dinnanzi ad un vero e proprio tribunale dell'Inquisizione.
La realtà è che se una persona è gay, ha voglia di fare coming out ed è pronta a compiere tale gesto, non servirà certo uno sprono come questo per fargli compiere quel passo. Anzi, probabilmente i chiacchiericci non faranno che insinuarsi come un ostacolo. Ma è importante anche far passare l'idea che coming out è un gesto d'amore verso sé stessi e non un dovere verso gli altri, motivo per cui è giusto che ognuno scelga come, quando e con chi farlo. È un passo importante soprattutto perché può permettere ad una persona di poter finalmente essere sé stesso e vivere in serenità la propria vita. E se anche il coming out pubblico ha un indiscutibile valore sociale, vien da sé che non sia un atto dovuto così come nessuno ha il diritto di poterne scegliere i tempi per conto di terzi.

E se è lecito e legittimo che una persona possa decidere di non mischiare la sua vita provata con la sua vita professionale, altrettanto doveroso sarebbe quello di capire perché il signor Mungiguerra paia così ossessionato dalla sessualità di Gabriele. Sarebbe triste se il tutto dipendesse dal tentativo di farci soldi e per acchiappare click da Google, o se si cercasse uno scoop facile per poter puntare il dito contro qualcuno. Più comprensibile sarebbe la curiosità di chi magari è rimasto attratto da lui e vorrebbe scoprire se può virtualmente avere una chance di poter conquistare il suo cuore, ma in quel caso pare difficile che tale ricerca possa far uso di termini come «confessione» o di «bufera».

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