La NuovaBQ ricorre al revisionismo e riscrivere la storia della strage di san Bartolomeo

Non accenna a placarsi la propaganda dell'integralismo cattolico, ormai capace di falsificare anche la storia pur di plasmarla secondo la propria convenienza. A macchiarsi di tale atto la solita Nuova Bussola Quotidiana, ossia quel sito diretto da Riccardo Cascioli che sostiene di detenere la «verità» anche sul matrimonio, sulla giusta sessualità, sulla corretta modalità di vivere e su tutto ciò che può portare vantaggio politico a quell'estrema destra che tanto piace al loro direttore. Il tutto, ovviamente, senza mai mancare di citare il nome di Dio invano quale giustificazioni ad opinioni personali che vengono vendute come un volere divino.
Questa volta il revisionismo storico de la Nuova Bussola Quotidiana li ha portati a modificare la storia della notte di San Bartolomeo, ossia la strage compiuta nella notte tra il 23 ed il 24 agosto 1572 dalla fazione cattolica ai danni degli ugonotti a Parigi in un clima di rivincita indotto dalla battaglia di Lepanto e dal crescente prestigio della Spagna. La vicenda è nota anche come strage di san Bartolomeo o massacro di san Bartolomeo.
In un articolo in cui ambiziosamente sostengono di poter raccontare «come andò davvero», l'organizzazione integralista di Cascioli nega che la notte del 24 agosto 1572 si scatenò una violenza contro gli ugonotti e, soprattutto, lamenta come si trattò «Violenza che tutti i libri di storia non smettono di ricordare, raccapricciati, additando nel cattolicesimo la vera origine di ogni sopruso, intolleranza e guerra. Guerra di religione». da lì partono nell'asserire:
Ricordiamo invece come andò davvero. Lutero comincia la sua rivoluzione nel 1517: da allora l’assalto ai beni della Chiesa è generalizzato. Nel nome del puro vangelo e della vera religione, dal momento che i voti religiosi sono dichiarati inammissibili e la gerarchia ecclesiastica estinta, tutta l’enorme ricchezza accumulata dalla Chiesa nel corso dei secoli (amministrata per lo più in favore della popolazione, in particolare della popolazione povera) viene a perdere i legittimi proprietari. Per volontà di Lutero i beni ecclesiastici passano ai soli principi e di qui le guerre civili scatenate prima dai cavalieri poi dai contadini. Nel 1536 inizia la riforma di Calvino e anche in questo caso i beni della Chiesa perdono i loro proprietari. Anche in questo caso c’è un enorme bottino da spartire. [...]
La popolazione francese è cattolica. Dal 1560 al 1598 si combattono in Francia otto guerre di religione. Non volute dai cattolici. Scatenate dall’odio protestante che, con l’aiuto di truppe, soldi e armi luterani e anglicani, devasta e saccheggia ripetutamente le regioni centro meridionali della Francia, radendo al suolo centinaia di villaggi, chiese e monasteri. In difesa dei cattolici combattono la nobile famiglia Guisa, la Santa Sede e, soprattutto Filippo II di Spagna. Nasce la Lega: un movimento popolare spontaneo che raccoglie il 90% della popolazione. Una risposta nazionale contro l’aggressione straniera sollecitata dagli ugonotti. A guerre di religione concluse con l’Editto di Nantes del 1598, Enrico IV, divenuto dopo l’ennesima conversione al cattolicesimo re di Francia, per gettare discredito sulla memoria e sulle ragioni del popolo cattolico, ordinerà la distruzione di tutti i documenti della Lega e ne fa stampare e diffondere di falsi.
Nell’editto di Saint Germain del 1570, dopo il saccheggio di buona parte della Francia centro-meridionale, la regina madre Caterina arriva a ringraziare per il loro aiuto i prìncipi stranieri definiti “buoni vicini, genitori e amici”. Questo è il contesto in cui, per motivi di potere, lo stesso Carlo IX e la stessa Caterina scatenano a Parigi la repressione contro gli ugonotti. Regina madre e re che non sembrano guidati da grande spirito cattolico. L’uccisione degli ugonotti – organizzata dalla corona - non è comunque paragonabile al vandalismo di cui per quattro decenni si è macchiata l’internazionale protestante.
E se pare mera mistificazione il proporre una verità alternativa di una Chiesa che aiutava i poveri e che ha portato alla nascita di un movimento come la Lega Cattolica (da loro abbreviata in "Lega" manco si volesse rievocare la Lega di Salvini nella mente di chi non ha alcuna conoscenza storica), si passa a sostenere che quei cattivoni dei comunisti mettano parole false in bocca al Papa attraverso un revisionismo anche della storia moderna:
In un’intervista a papa Bergoglio realizzata da Scalfari e pubblicata su Repubblica l'11 novembre, il Fondatore mette sulla bocca del Pontefice questa considerazione: “Certo ci sono state guerre sostenute dalla Chiesa contro altre religioni e ci sono state perfino guerre dentro la nostra religione. La più crudele fu la strage di San Bartolomeo e purtroppo molte altre analoghe. Ma avvenivano quando le varie religioni e la nostra, come e a volte più delle altre, anteponevano il potere temporale alla fede e alla misericordia”.
Bel colpo, Scalfari. Uno dei numerosissimi contro la Chiesa cui nei decenni ci hai abituato.
Secondo il sito integralista, dunque, il Papa sarebbe così sprovveduto da non guardare neppure i virgolettati a lui attribuiti e Scalfari è un nemico della Chiesa perché non rinnega la storia e non fa come Cascioli che riscrive la storia secondo la sua convenienza personale. E se c'è da provare i brividi dinnanzi a chi parla di «vera religione» in opposizioni con le altre manco si fosse tornati ai tempi degli ugonotti.
Ed anche riguardo alla natura della Lega cattolica (Ligue catholique) bisognerebbe precisare come si stia parlando di un raggruppamento di cattolici, creato in Francia da Enrico di Guisa nel 1576. Era appoggiato dal papa Sisto V, dai Gesuiti, da Caterina de' Medici e da Filippo II di Spagna. Si trattava di un partito ultra–cattolico nato come reazione all'Editto di Saint-Germain (1570) e all'Editto di Beaulieu (6 maggio 1576) giudicati troppo favorevoli ai protestanti; aveva lo scopo di estirpare definitivamente il protestantesimo dalla Francia.