ProVita fornisce indicazioni di voto, promettendo libera omofobia e "cure" per gli adolescenti gay


Pare incredibile, ma è negando l'evidenza che l'associazione ProVita consistita a sostenere di non avere agganci politici nonostante lotti al fianco della Lega Nord per togliere le sanzioni della loro amata Russia e partecipi ad ogni loro iniziativa politica e radiofonica al fine di sostenere che solo Salvini e Forza Nuova potranno salvare l'umanità da quella piaga sociale che loro identificano come una società in cui etnia, orientamento sessuale e religione non siano visti da alcuni gruppi sociali come pretesto per inneggiare ad una supremazia sugli altri.
Eppure è Toni Brandi a rilasciare dichiarazioni discutibili volte a indicare ai loro seguaci cosa debbano votare. Dice: «ProVita Onlus non si occupa della politica dei partiti. Tuttavia abbiamo a cuore la famiglia e i bambini. Abbiamo visto come è passata la legge sulle unioni civili gay: con due richieste di fiducia​, anche se Renzi aveva promesso che non l’avrebbe posta. Stiamo vedendo i tentativi di far passare le leggi sulla liberalizzazione della droga, e quella contro le terapie riparative, le cure che permettono di aiutare gli omosessuali ​che vivono con disagio la loro condizione. Perciò siamo molto preoccupati e ci schieriamo per il No al referendum il 4 dicembre».
Buffo è come Brandi continui impunemente a usare i bambini come strumento di propaganda, arrivando persino a sostenere che è per il loro bene che intendono promuovere vere e proprie torture prive di qualunque fondamento scientifico come quella fantomatiche "terapie riparative" che tentano di incutere sensi di colpa dei giovani per generare in loro un rifiuto verso sé stessi. Si tratta di pratiche barbare e violente che hanno distrutto la vita a innumerevoli adolescenti, alcuni dei quali sono stati spinti sino al suicidio solo perché diversi da come Brandi e le loro famiglie li avrebbero voluti.
Pare inutile osservare che la morte crea morte e che mai potrà essere un "bene" per i bambini, così come appare evidente anche che si stia abusando dei minori e si stiano legittimando alcune forme di violenza solo per ottenere visibilità e favore politico dalle frange più integraliste della società in quella costante azione propagandistica volta a creare quel "noi" e "loro" che fu alla base del nazismo. In tale scenario pare non stupire come i suoi discorsi non contengano alcuna reale argomentazione ma solo una costante aggressione ai gay e una promessa di discriminazione nei loro confronti.
Sostenendo poi che l'educazione al rispetto sia quel fantomatico "gender" che riempie la sua propaganda e che l'omofobia sia un diritto di ogni integralista, è sempre Brandi a dichiarare: «Immaginiamoci cosa farebbe un leader come Renzi se avesse una sola camera legislativa di fatto controllata dal suo Partito. Proposte di legge come quelle sul gender nelle scuole, sull’omofobia, sulle adozioni gay e sull’eutanasia passeranno alla velocità della luce. Recentemente la senatrice Cirinnà ha dichiarato che la sua meta è il matrimonio egualitario e che poi si dovrà affrontare la riscrittura della legge sulle adozioni e quindi rimodellare quella cosa meravigliosa che è la responsabilità genitoriale. Perciò sappiamo bene cosa ci aspetta se vincesse il Sì».
Insomma, secondo la sua teoria, l'eventuale vittoria del «no» sarebbe da scongiurare solo perché alcuni adolescenti potrebbero essere salvati dal suicidio e perché finalmente tutti i cittadini potrebbero godere di pari dignità sociale senza quei distinguo che la sua organizzazione tenta di iniettare nella società secondo le indicazioni giunte da Mosca.

Se c'è davvero da provare paura dinnanzi a simili rivendicazioni e simili fanatismi, a consolarci è come la posizione di ProVita sia al momento minoritaria nonostante i suoi stretti legami con potentissime lobby internazionali (non più di una settimana fa, Brandi si era recato alla corte dell'oligarca russo che il Canada e l'Europa reputano il responsabile dei finanziamenti e dell'addestramento militare dei ribelli ucraini). Verrebbe anche da sottolineare che fortunatamente la stragrande maggioranza della gente voterà «sì» o «no» senza pensare che i voti siano legati ad una legittimazione della violenza omofobica o alla legalizzazione di torture psicologiche ad oggi vietate dagli Ordini degli psicologi per i danni irreparabili che causano.
E la riprova ci giunge proprio dalle loro pagine, dove dinnanzi alle numerosissime proteste per la proiezione di un video propagandistico nei cinema (volto a strumentalizzare e generalizzare un caso specifico per fini politici), Brandi si è visto ad invitare i suoi seguaci ad andare sulla pagina ufficiale del cinema per scrivere messaggi inneggianti alla sua organizzazione che potessero quantomeno arginare l'evidenza della sconfitta della sua ideologia.
Ma dato che la propaganda è sempre proprganda. anche in quel caso Brandi spergiurava che i suoi spot fossero «in difesa di tante donne e tanti bambini», anche se quella definizione pare opinabile dinnanzi a chi vuole negare un futuro ai bambini gay e non pare interessato ad ampliare la possibilità di scelta delle donne quanto ad imporre loro il suo volere e l'uso che lui sostiene debbano fare del proprio corpo.
Da segnalare, infine, come Toni Brandi abbia concluso il suo intervento sostenendo che la sua organizzazione è «contro questo governo e questa magistratura», includendo dunque un esplicito attacco alle leggi Italiane e allo stato di diritto costruito in secoli di storia.
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