Provita: «Il contrasto al bullismo è pericoloso per la salute e la serenità dei nostri ragazzi»


È sempre più evidente come l'organizzazione di estrema destra Provita utilizzi la religione e l'isteria legata alla fantomatica «ideologia» quale chiave per imporre la loro volontà. Ogni azione politica, ogni iniziativa, ogni parola a loro sgradita viene etichettata come «gender» in virtù di come tutto possa essere attribuito ad un qualcosa che non c'è se non nella propaganda di chi usa l'ignoranza e la disinformazione per i propri scopi.
Ed è così che l'obiettivo del loro nuovo attacco è l'Unesco, a detta loro responsabile di un piano mondiale per cercare di sterminare i bambini e distruggere la società. Pare folli, ma è proprio quanto racconta la loro organizzazione sulle pagine del loro sito ufficiale. Spacciando per verità rivelate teorie che dovrebbero prima dimostrare e poi presentare ai propri seguaci, scrivono:

L’UNESCO è nella lista delle agenzie delle Nazioni Unite che fanno propaganda all’ideologia gender e all’omosessualismo.
Una nuova pubblicazione, di cui si può prendere visione qui, promuove l’inserimento di materiali LGBTQIA(…) nel programma scolastico di tutte le scuole pubbliche del mondo, per mezzo di un mandato dell’Assemblea generale dell’ONU mirato alla lotta contro il bullismo.
Nel maggio scorso, l’UNESCO ha lanciato “Out in the Open” (Fuori all’aria aperta) un’indagine sulle “risposte settore dell’istruzione alla violenza basata sull’orientamento sessuale e sll’identità di genere” (Education sector responses to violence based on sexual orientation and gender identity/expression). Chi ancora avesse dubbi su cosa è l’ideologia gender e sul perché è un’ideologia perniciosa per la salute e la serenità dei nostri ragazzi se lo legga.

Sostenendo dunque che sia «pericoloso» contrastare il bullismo nelle scuole quasi come se il crescente numero di vittime causato dal fenomeno non li toccasse neppure di striscio, l'associazione non si spreca neppure ad argomentare le sue affermazioni e liquida ogni cosa con un «andatevelo a leggere». Tanto nessuno andrà a leggersi nulla e qualcuno crederà pure alle loro teorie.
E sarebbe anche interessante comprendere in che modo l'Unesco risulterebbe iscritto a delle liste che Provita indica come fonte di chi farebbe "omosessualismo". Esistono dunque liste segrete di prescrizione diffuse dalle lobby statunitense di estrema destra a cui l'associazione risponde?

Lamentano poi come i gay costino soldi che dovrebbero essere riservati si soli eterosessuali, parte il solito attacco contro quei gay che loro non vogliono possano essere difesi da quelle violenze che spesso e volentieri vengono fomentate sulle pagine della loro organizzazione:

Generosamente supportato dal governo dei Paesi Bassi, con un finanziamento di quasi 400.000 dollari (del resto il governo olandese su internet si auto proclama “campione dei diritti gay nel mondo”), il rapporto afferma che gli studenti LGBTQIA(…) subiscono maggiore violenza a scuola rispetto ai loro coetanei: quelli che “sono percepiti non conformi alle norme sessuali e di gender vigenti” sono più vulnerabili.

E in quella modalità in cui è importante negare tutto, Provita sostiene anche che le ricerche non abbiano alcuna valenza se i dati sono anonimi (anche se in realtà è noto che in caso di discriminazioni l'anonimato sia fondamentale per ottenere risposte sincere). Dicono così:

Lo studio utilizza i dati forniti unilateralmente da attivisti LGBTQIA(…), fondati su indagini anonime e on-line e non verificabili, quindi hanno un valore scientificamente e statisticamente risibile. Ma chiede che il personale della scuola fornisca ai bambini e ai ragazzi precise informazioni sull’orientamento sessuale e l’identità di gender, si realizzino progetti “educativi” e campagne in collaborazione con la “società civile”, che si riconoscano i diritti dei bambini e dei ragazzi LGBTQIA(…).

Ed è sempre aggiungendo un commento fuori luogo e deridendo ogni iniziativa che quella gente spera di poter gettare infamia su un progetto che potrebbe salvare delle vite umane. Vite umane che appare evidente non interessino a Brandi e alla sua gente:

Si raccomanda che i programmi e i materiali didattici siano “inclusivi” e espliciti nei contenuti e nelle illustrazioni; si condanna ogni violenza omofobica e transfobica implicita (quindi le regole sessiste circa uniformi scolastiche o lunghezza dei capelli). Nelle 60 pagine del rapporto, non c’è alcun limite di età sotto il quale dovrebbe essere prematuro trattare tali questioni, quindi le norme sono destinate anche alla scuola materna e primaria, né ovviamente c’è menzione dei diritti dei genitori.
Insomma, la colonizzazione ideologica del gender, con i soliti risvolti omosessualisti e sessuocentrici, che ancora qualcuno dice che “non esiste”.

Da dove arriva la loro conclusione? Al solito arriva dal nulla: è così perché brandi dice cpoì e perché il sostenerlo può portare un vantaggio personale a lui alla sua gente. tanto chissenefrega dei ragazzi e di chi sarà vittima di violenze a causa sua quando il suo obiettivo è promuovere l'estrema destra e la Russia di Putin?
Ed è sempre negando l'evidenza e cercando di sostenere che tutto è come dicono loro perché lo dicono loro (quindi con una propaganda di bassissima lega che pare destinata a sfruttare la massima ignoranza della gente) che sentenziano:

Tutto questo, come al solito, con la scusa del bullismo. Ma nelle suddette 60 pagine non c’è neanche una riga volta a prevenire o condannare la violenza e la discriminazione ingiusta nei confronti dei disabili, degli appartenenti a minoranze religiose, dei migranti, degli obesi, di quelli con gli occhiali, dei “secchioni” e dei “vergini” … che sono bersaglio dei bulli molto più di gay e compagnia bella.
All’atto pratico, perciò, i genitori attenti alla salute e all’educazione serena dei loro figli, che già sanno che dall’ONU ormai non viene più niente di buono, vigilino in modo speciale quando a scuola sentono parlare di progetti, materiale, attività che hanno il patrocinio dell’UNESCO.

Inutile a dirsi, è solo l'ennesimo articolo allarmista di un'organizzazione pericolosa che cerca di minare la società attraverso lfalsi allarmismi e gravissimi attacchi politici basati sull'isteria e sulla speranza che i soliti genitori "cattolici" rompano le scatole alle scuole per rendere vano qualsiasi tentativo di far progredire la società (dato che pare proprio che l'obiettivo di a Brandi sia quello di farla regredire sino agli anni del fascismo).
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