ProVita: «Sono i siti come il nostro che influenzano la politica e permettono l'ascesa di Trump»


Paiono esserci pochi dubbi riguardo al fatto che l'associazione ProVita sia una organizzazione politica che sfrutta la religione e la credulità popolare per cercare di influenzare la politica. Ed è nel festeggiare la vittoria di Trump che l'organizzazione di estrema destra si è tolta la maschera per sottolineare questa evidenza. Con i soliti toni propagandistici, dicono:

Nonostante i sondaggi, il sostegno dei media, delle lobby mondialiste e dell’establishment fossero tutti pro Clinton, Donal Trump ha vinto la corsa alla Casa Bianca.

Naturalmente non staremo qui ad incensare un politico che – come abbiamo sempre detto – è criticabile sotto diversi punti di vista.

Ed è poi tirando in causa quella pari dignità che è da sempre loro (e che qui si prova a ridefinire in una chiave per chi non è ancora nato debba avere più diritti di chi esiste ma è loro sgradito), aggiungono:

Però la Clinton aveva un curriculum necrofilo e intenti mortiferi. E la tutela della vita di tutti –e quindi il riconoscimento della pari dignità di tutti gli esseri umani– è pregiudiziale rispetto alla valutazione dell'operato e delle idee di chicchessia. Trump –almeno a parole– aveva espresso in diverse occasioni una posizione critica nei confronti dell'aborto e dell'industria della Planned Parenthood. Molti dei suoi collaboratori sono politici prolife di lunga data.

Ma è l'idea di rendere i sedicenti "cristiani" superiori alla legge che pare far gongolare l'organizzazione di Toni Brandi:

Inoltre, Trump ha detto di voler far passare una legge che difenda il primo emendamento della Costituzione americana, cioè la tutela della libertà di espressione e di religione, il che risparmierà agli americani la persecuzione laicista delle lobby LGBT e della Gaystapo, che con Obama avevano mano libera a tutti i livelli.

Insomma, la vita di milioni di gay verrà danneggiata nel nome di distinguo fascisti che paiono appassionare quegli integralisti che si stanno autocandidando per imporre norme che limitino la vita altrui al solo fine di compiacere il proprio pregiudizio.

Si passa poi a sostenere che sia solo grazie alla propaganda dei siti integralisti se un personaggio come Trump è stato eletto:

Quello che davvero ci è sembrato straordinario, invece, è il fatto che la maggioranza degli americani non si sia fatta imbambolare dal lavaggio del cervello sistematico che la propaganda clintoniana ha fatto attraverso i media a tutti i livelli: perfino i sondaggi dell'ultima ora davano Trump per perdente. Evidentemente non erano veritieri.
Questo dato davvero ci incoraggia: l'informazione controcorrente –come quella che dà ProVita– ha successo. Ha una sua forza. Pur con mezzi e potere minimi rispetto ai grandi media di regime. Attraverso la controinformazione, quindi, ProVita e altri come ProVita possono mettere un sassolino molto fastidioso nell'ingranaggio della propaganda della cultura della morte. Le persone riflettono, e scelgono in modo adeguato. La verità –prima o poi– si impone sulla menzogna, la vita vince sulla morte.

Ovviamente, nella mente di ProVita, la "morte" sarebbe il riconoscimento dei diritti civili delle minoranze, mentre la "vita" sarebbe la promozione di pregiudizi che potrebbero spingere al suicidio le persone a loro sgradite. Ed è proprio questa ridefinizione delle parole che è alla base della loro azione politica e del loro abuso della religione a fini elettorali.
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