I bambini religiosi sono meno generosi di quelli atei. Lo dice la scienza


Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology, l'educazione religiosa potrebbe causare una minore propensione alla generosità da parte dei bambini.
Jean Decety, neuroscienziato presso l'Università di Chicago, ha esaminato il comportamento di più di mille bambini provenienti da tutto il mondo ed ha rilevato come la fede religiose possa indurre i più piccoli a ritenere che la fede o la preghiera li rendano migliori degli altri. Si tratta di un pregiudizio inconscio che viene scientificamente definito "moral licensing" e il ricercatore stesso ha sottolineato come i bambini appaiano incapaci di rendersi conto di come quel comportamento sia di per sé incompatibile con la fede che professano o con gli insegnamento che dovrebbero ricevere nelle chiese.
Il risultato dello studio è stato ottenuto osservando due gruppi di bambini in età compresa tra i 5 e i 12 anni. I partecipanti sono stati dapprima invitati a condividere alcuni adesivi con altri bambini e gli atei sono risultati più propensi a condividere molti più adesivi rispetto a cristiani e mussulmani. In una seconda prova, ai bambini veniva mostrato il filmato di un uomo che spintonava un'altra persona e si chiedeva loro di giudicare quell'azione e di ipotizzare una possibile punizione. Ancora una volta i bambini religiosi sono risultati molto più duri nel loro giudizio, così come i mussulmani sono apparsi più inclini a suggerire pene molto più severe per punire l'azione compiuta. Ne è emerso anche come la religiosità influisca nel determinare una maggiore propensione a dividere più nettamente ciò che si reputa giusto e ciò che si reputa sbagliato senza una particolare attenzione a valutare le specificità dei singoli casi.
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