Il Consiglio di stato boccia Alfano: «Illegittima la cancellazione delle trascrizioni di Milano e Udine»


Angelino Alfano divenne l'idolo dell'integralismo cattolico quando iniziò a girare l'Italia per cancellare le trascrizioni dei matrimoni celebrati all'estero tra persone dello stesso sesso. A due anni di distanza, il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittime quelle cancellazioni.
Secondo i giudici della terza sezione, «solo il Consiglio dei ministri, e non anche il prefetto, può esaminare la legittimità degli atti emessi dai sindaci quali ufficiali di stato civile e disporne l'annullamento, se essi risultato illegittimi». Ne consegue che i prefetti non avrebbero mai potuto mettere in atto quelle cancellazioni anche se ad ordinarle era stato il ministro dell'Interno Angelino Alfano.
La sentenza è solo l'ultimo capitolo di una serie di conferme sull'illegittimità delle zioni di Alfano. Già il Tar aveva bocciato la circolare diramata da Alfano, anche se le coppie colpite da quell'ingiusta discriminazione hanno dovuto rivolgersi al Consiglio di Stato per vedersi riconosciuti i propri diritti.
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