Mario Adinolfi sta perdendo la scommessa sui numeri del suo partito: all'appello mancano 70mila follower


Era il 18 maggio 2016 quando Mario Adinolfi spergiurò che la pagina Facebook del suo partitino omofobo avrebbe raggiunto i 100mila followers entro la fine dell'anno, ostentando la sua certezza sul fatto che si trattava di una «quota più che ragionevole».
Ma mentre il 2016 volge alla fine, i seguaci della sua pagina risultano solo 33.221, ossia quasi 70mila in meno di quanti lui se ne sarebbe aspettati. Probabilmente troppi se si considera il messaggio d'odio insito in quella realtà politica, ma pur sempre compatibile con quello 0,6% di voti che ha rastrellato alle comunali di Roma.
Interessante è come i dati indichino anche che solo 170 persone che hanno parlato di quel partito negli ultimi sette giorni. Per «persone ne parlano», Facebook indica gli utenti unici che hanno creato una storia in relazione ad una pagina, cliccando sul tasto "mi piace", scrivendo sulla bacheca, commentando o condividendo un post, rispondendo ad una domanda, interagendo con un evento creato dalla pagina, taggando la pagina in una foto o menzionando la pagina. Insomma, un numero dunque irrisorio che ci conferma l'insuccesso di un partito che pare aver ormai perso la scommessa nel promettere discriminazione e violenze contro una comunità in cambio di voti.
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