Un documentario sui diritti LGBT nel mondo islamico: è partito il crowdfunding


In questi giorni si sta svolgendo il crowdfunding per la realizzazione di un documentario che racconterà la vita delle persone LGBTQI (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali) nella Repubblica islamica del Pakistan: il film “Allah loves equality” (Allah ama l’uguaglianza) sarà girato nel paese asiatico dal regista pachistano Wajahat Abbas Kazmi, attivista per i diritti umani che da alcuni anni vive in Italia, nell’ambito del progetto di media-attivismo “Il Grande Colibrì”.
Il Pakistan è uno stato chiave per comprendere la situazione delle minoranze sessuali nel mondo islamico: tra l’offensiva del fanatismo religioso e le spinte verso la modernità, tra tradizionalisti pronti alla violenza e tradizioni spesso favorevoli alla diversità, la comunità LGBTQI locale è spesso costretta a nascondersi, ma a volte apre con coraggio nuove strade di visibilità e di lotta politica che rappresentano una speranza per tutti i paesi vicini.
Wajahat Abbas Kazmi è un regista pachistano che da sempre ha dedicato il suo lavoro artistico alla difesa dei diritti delle minoranze. In Pakistan ha già girato film in cui ha denunciato il fenomeno delle persone fatte sparire, le persecuzioni che colpiscono i cristiani e il rafforzamento del fondamentalismo religioso. Da anni svolge attività di volontariato con Amnesty International. Musulmano sciita, credente e praticante, ha fatto un coming out pubblico nei primi mesi del 2016.
La realizzazione di “Allah loves equality” rientra nelle attività de “Il Grande Colibrì”, un progetto di media-attivismo che dal 2011 si occupa di contrastare varie forme di intolleranza e di odio, come omofobia, transfobia, razzismo, islamofobia e antisemitismo. Il sito del progetto è il primo in Italia a occuparsi di orientamento sessuale e identità di genere da un punto di vista interculturale, dando voce a numerose persone LGBQTI immigrate, rifugiate o di seconda generazione.
La raccolta fondi avviene attraverso la piattaforma di Indiegogo e si avvale anche del patrocinio del Centro di Iniziativa Gay Arcigay Milano, di Gay Lex e del portale su fede e omosessualità Progetto Gionata.
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