Benedetta Frigerio sta con Trump: «Grazie a lui, forse potremo insegnare ai bambini che l'omosessualità è contro natura»


Benedetta Frigerio sostiene che Trump sia il più grande tra i cristiani, perché disprezza i gay, legittimerà la violazione dei loro diritti umani e, soprattutto, basta vedere la sua terza moglie per comprendere come lui sia l'emblema della famiglia tradizionale voluta da Dio.
È questo il volto dell'integralismo cattolico del 2016: gente che rotea i rosari nella convinzione di poterli usare come arma di offesa, che gioisce quando si costruiscono muri e che godono nel veder affondare barconi nel mediterraneo. «Se stato più sfortunato di me nel nascere in un altro posto del mondo? Muori, stronzo, perché io non sono disposto ad accoglierti. Nel nome di Dio, spero che Putin possa bruciare viva la tua famiglia con il fosforo bianco, così la metterai di rompermi le scatole con la tua esistenza», paiono dire.

In un un articolo pubblicato da La Nuova Bussola Quotidiana, l'integralista vede nel populismo e nell'intolleranza ciò che legittimerà la violenza contro le minoranze. Dice:

In un’intervista rilasciata l’8 gennaio a Fox News, uno dei più grandi leader della chiesa evangelica americana, Franklin Graham, ha ripetuto che “credo che sia la risposta di Dio (la vittoria di Trump, ndr) alle centinaia di migliaia di preghiere per un presidente che si batterà contro l’agenda umanista e ateista di Washington” . In effetti, oltre a lui, anche altri leader protestanti, come il battista Robert Jeffress, insieme ad alcuni laici cattolici hanno mobilitato le masse (indicendo centinaia di veglie, digiuni e novene) pensando che il neoeletto presidente potesse essere “una seconda possibilità che Dio sta dando agli Usa per proteggerli”.
Ma evidentemente la battaglia è solo agli inizi, perché “sarà difficile cambiare la tendenza” avviata in Usa dal presidente Obama se Trump non si batterà con forza. A dimostrarlo, svelando quanto radicata sia ormai la cultura lgbt in America, sono le questioni affrontate dalla Conferenza dei leader lgbt che si è svolta a Washington dall’8 al 10 gennaio a Washington.

Insomma, per Benedetta Frigerio l'unico problema del mondo sono i gay e il fatto che non li si tratti come animali. Ed è così che si passa a dare libero sfogo ai suoi più perversi pregiudizi in un elenco di diritti che lei reputa debbano essere negati a chi non è dichiaratamente eterosessuale. Scrive:

Innanzitutto alcuni ambasciatori americani "sposati" (per la legge) con persone dello stesso sesso hanno spiegato come il fatto di vivere apertamente e con orgoglio insieme al “compagno” abbia “cambiato la mentalità anche delle nazioni straniere”. I membri dell’esercito hanno invece raccontato “come hanno spinto per il riconoscimento dell’omosessualità dichiarata e della transessualità all’interno delle Forze Armate” usando come trampolino i meeting organizzati dai leader del Pentagono. I rappresentati delle multinazionali (fra le tante AT&T, Coca Cola, Toyota, Gilead) hanno sottolineato il loro impegno nel boicottare le leggi varate da alcuni Stati americani per proteggere la libertà religiosa di chi dissente sul cosiddetto “matrimonio” fra persone dello stesso sesso. Basti ricordare quanto avvenuto quando l’Indiana o la Georgia hanno approvato norme simili, poi bloccate grazie alle pressione delle grandi aziende e di Hollywood esercitate sui governatori dei due Stati.

Si passa così a sostenere che i gay che rischiano la vita nei loro paesi non sarebbero altri che truffatori pronti a fingersi gay e a fare facile vittimismo per una Green Card. Dice:

Non solo, durante il meeting si è discusso anche della “tattica vittimista e del coming out” usata dagli immigrati per entrare in America. Ovviamente tutto questo senza dimenticare l’impegno su tutta l’agenda progressista “a favore dell’aborto, dei diritti per gli immigrati illegali, per il controllo delle armi e del femminismo radicale (…)”. L’ultimo tema affrontato durante la kermesse, sempre secondo la ricostruzione di La Barbera, è l’amore espresso per il presidente Obama, grazie a cui l’agenda lgbt ha raggiunto l’apice della sua attuazione. Gli attivisti sono infatti convinti che sarà “difficile tornare indietro su tante politiche pro lgbt messe in atto dal presidente Obama". Grazie a cui, oltre alle leggi statali bloccate in sfregio alla libertà religiosa e a quelle che privano di finanziamenti gli enti che non assumono personale lgbt (la più recente è un’ordinanza del governatore della Virginia), si moltiplicano i casi di licenziamenti (da noi raccontati) di chi ha anche solo sostenuto, ad esempio, che il matrimonio è unicamente quello fra uomo e donna. Per non parlare delle decine di miglia di dollari in multe ricevute dai commercianti e dei processi processi giudiziari a carico di quanti si sono rifiutati di prestare servizio per la celebrazione delle unioni arcobaleno.
Anche nelle scuole e nelle università, dove non c’è pace per chi pensa che la pratica omosessuale sia contro natura, le preoccupazioni aumentano. Così come nelle scuole, dove i genitori temono ritorsioni se i bambini esprimono le visioni naturali apprese in casa. Basti pensare quanto fu raccontato oltre un anno fa sul suo blog dal collaboratore del The Blaze Stephen Herreid, il quale aveva sentito un predicatore e attivista lgbt, Christopher Black, spiegare: “Siamo oltre il consenso che abbiamo già ottenuto (…) dobbiamo smettere di far finta di essere per l’uguaglianza: voglio dire, che “uguaglianza” concedere ai pastori cristiani bigotti con un’opinione che porta al rifiuto delle coppie gay sposate? (…) se davvero siamo seri sul silenziare l’odio, perché non proteggiamo ancora la società togliendo i figli dalle mani dei genitori anti gay?”.

Insomma, possibile che il fatto che la Frigerio si dica "cristiana" buon al legittimi ad ammazzare e discriminare mezzo mondo pur di sostenere che l'uso che è solita fare della sua vagina debba renderla parte di una nuova razza ariana meritevole di maggiori diritti sulla pelle del prossimo? Il tutto per decretare:

Si ratta quindi di uno scontro aperto, che senza l’elezione di Trump non avrebbe nemmeno potuto cominciare, ma che è solo all’inizio e che si deve decidere di combattere. Questa volta non in difesa.

Ovviamente la signora Frigerio parte dal presupposto che i suoi diritti siano sanciti nella pietra, che lei debba esigere ogni tutela e che il suo credersi più meritevoli in virtù di chi ha fatto visita alla sua vagina bastia chieder «una guerra» volta a cercare di sottrarre il diritto alla vita al prossimo. Ovvio, quasi come tutto ciò appariva ovvio alle SS naziste (anche loro solite nominare il nome di Dio invano quale giustificazione alle loro violenze).
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