Cascioli definisce «coraggiosi» i sindaci che infrangono la legge pur di discriminare i gay


Pare proprio che Riccardo Cascioli sia convinto di essere più "ariano" degli altri in virtù della sua attività sessuale, tant'è che è attraverso il suo sito che continua a lamentarsi che gli altri non siano discriminati e trattati con minor rispetto di lui in virtù del disprezzo che promuove contro di loro.
In uno degli innumerevoli attacchi alla dignità umana propinati da La Nuova Bussola Quotidiana, troviamo scritto:

Continua la battaglia di alcuni sindaci contro le unioni civili destinando per la loro celebrazioni luoghi differenti da quelli usati per i matrimoni. Così è avvenuto a Stezzano (Bergamo) e a Padova dove però è intervenuto il Tar per annullare la delibere dei primi cittadini.
Tieni duro invece il sindaco di Trieste nonostante Walter Citti, Garante regionale per le persone a rischio di discriminazione, critichi la decisione del primo cittadino ritenendola illegittima. Certo è che con i nuovi decreti attuativi della Cirinnà questi sindaci coraggiosi avranno vita ancor più dura.

Insomma, infrangere la legge a danno di alcuni cittadini e negare i loro diritti costituzionali viene ritenuto un «atto di coraggio». E se la discriminazione è «coraggio», perché non dovremmo ritenere che uccidere si aun atto eroico? Il passo è breve tra l'esigere atti illegali che tolgano dignità alle perone e l'invocare la costruzione di campi di sterminio, ed è intollerabile che una simile promozione della violenza e dell'illegalità possa essere tollerato.
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