Il Comitato diritti umani del Piemonte pronta a denunciare Silvana de Mari per diffamazione ed istigazione all’odio


Si profilano nuove grane per Silvana de Mari e per le inaccettabili affermazioni omofobe da lei pubblicate su Internet. Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale del Piemonte e del Comitato diritti umani regionale, annuncia possibili iniziative contro la scrittrice.
Dalla sua pagina Facebook, afferma: «Proporrò ai membri stessi del Comitato, a sostegno dell’azione legale intrapresa dal Coordinamento Torino Pride GLBT, di presentare denuncia per diffamazione ed istigazione all’odio nei confronti di Silvana De Mari, la dottoressa-scrittrice che, nei giorni scorsi, si è resa popolare per la sua battaglia anti-gay sui social e sulle pagine dei principali quotidiani [...] Trovo sconcertante che si accusi il movimento Lgbt di pedofilia, che lo si additi come la “nuova razza ariana” responsabile di un orribile contagio psicologico, così come ritengo sia scandaloso parlare dell'omosessualità come di un disturbo della personalità».
Tutte frasi che hanno trovato il pieno appoggio dell'integralismo cattolico, con un Mario Adinolfi pronto a spergiurare che tutte quelle esternazioni debbano essere interpretate come «verità scientifiche» incontrstabili ed utilizzabili per rivendicare quello che la De Mari definisce «diritto all'omofobia».
Laus osserva anche che «il Comitato diritti umani conosce bene il valore e la bellezza delle diversità, in questo senso l'azione legale rappresenta una sostanziale presa di posizione rispetto a chi, come la dottoressa De Mari, esprime quotidianamente e in modo spudorato e infondato la volontà di offendere e di ostentare disprezzo comune verso chi è diverso».
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