Il Comune di Crispiano patrocinerà il reclutamento di miliziani da parte del generale Amato


Tornano i patrocini pubblici per l'arruolamento di guerriglieri da parte di Gianfranco Anato, l'integralista che si è autoproclamato "generale" di un esercito che lui sostiene sia stato incaricato dalla Madonna in persona di condurre una sharia volta a chiedere che ad alcune famiglie sia negato il diritto all'esistenza. E se il copione del suo spettacolo teatrale verrà rispettato, Gianfranco Amato e Giuseppe Povia spiegheranno ai presenti che loro non sono democratici e non accettano che altri possano vivere liberamente contro il loro pensiero unico. Diranno che esigono sia dato valore giuridico alla destinazione vaginale delle loro eiaculazioni, così come imiteranno l'Isis nel chiedere che i presenti si dichiarino pronti a morire pur di impedire che i gay possano veder riconosciuti i loro diritti o che i privilegi di Adinolfi non siano pagati con i contributi di persone che lui e il suo compare esigono siano privati di pari diritti.
Naturalmente ci saranno anche le solite citazioni decontestualizzate del Papa, rigorosamente volte a far credere che possa davvero esserci qualcosa di "cristiano" nella loro propaganda d'odio, anche se la necessità di adornare la sala con oggettistica sacra pare lasciar trasparire come forse neppure loro ci credano davvero. E in fondo l'obiettivo non è certo quello di lodare Dio, ma solo di inneggiare alla presunta superiorità di un gruppo sociale sugli altri secondo i dettami ben espressi da Hiler nel suo Mein Kampf.
E la guerra a cui i miliziani così reclutati saranno chiamati viene esplicitata da Adinolfi, pronto a sostenere che la priorità del Paese sia quella di impedire che i gay possano essere rappresentati in televisione o che le telecamere possano proporre idee diversa dalla sua: ossia che la famiglia voluta da Dio sia solo quella formata da un uomo, due donne, due figlie avute da diversi matrimoni e una donne sottomessa "sposata" in un un casinò di Las Vegas.
È in considerazione di tutto ciò che appare intollerabile come l'assessorato alle politiche sociali del Comune di Crispiano (in provincia di Taranto) risulti pronto a patrocinare un simile evento. Ancor più se si considera come probabilmente a nessuno interessi davvero guardare le slide con l'ultra-integralista cerca di sostenere le sue tesi grazie al divieto a qualunque contraddittorio che possa creare informazione, ma ormai Amato è l'uomo universalmente noto come il tizio che si chiama se si vuole ostentare il proprio disprezzo versi i gay. Lui verrà lì e racconterà che i gay sono esseri peccaminosi, disprezzato da Dio e non certo paragonabili alla su superiorità. Chiederà anche che i transessuali vengano puniti attraverso mutilazioni genitali, così come inviterà i presenti a a discriminare un'intera comunità. Il tutto con effetti che già osserviamo dinnanzi ai quei suoi seguaci che sono stati capaci di minacciare una 12enne dicendosi pronti ad ammazzare a fucilate le sue due madri. E che un comune possa stare dalla parte di chi vuole uccidere i suoi cittadini è un fatto grave, molto grave.

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