Il presidente di Arcigay Napoli è stato insultato e minacciato da una baby gang


«Sono chiuso in sede Arcigay Napoli, preoccupato e spaventato: all'ingresso in sede (in un vicoletto con pochissima illuminazione) un gruppo di una quindicina di ragazzini, il più grande non oltre i 15 anni, muniti di cacciavite e mazze, hanno iniziato a insultarmi (ovviamente non vi ripeto i noti epiteti) e a insultare la sede dell'Arcigay (molti sono del quartiere). Sono riuscito ad entrare e a chiudermi in sede, mentre i ragazzi si sono allontanati perché hanno avuto la sensazione che ci fosse la polizia. Per fortuna, per adesso, nulla di grave, ma come poteva finire con un volontario del gruppo giovani? Come poteva finire se non si fossero allontanati? È l'ennesimo atto di violenza (più volte denunciati) che subiamo nei pressi della sede. Intervengano le autorità prima che succeda di peggio. Noi da qui non ce ne andremo mai!». È quanto denuncia Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli, dalla sua pagina Facebook.
Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e i consiglieri comunali del Sole che Ride Stefano Buono e Marco Gaudini, hanno aggiunto: «È l'ennesima aggressione e minaccia che subiscono i rappresentanti dell'Arcigay a cui va la nostra personale solidarietà e sostegno. La loro sede da tempo è sotto attacco da parte di delinquenti e baby gang anche con proiettili esplosi come è avvenuto nell'agosto scorso. Questi ragazzini sono senza scrupoli e sono estremamente pericolosi e aggressivi. Vanno fermati con la forza. Noi riteniamo che questa sede che coraggiosamente Sannino e gli altri esponenti dell'associazione mantengono aperta debba essere oggetto di controlli costanti da parte delle forze dell'ordine prima che succeda qualcosa di davvero grave».
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