Il Primo presidente di Cassazione: «Serve una legge sulle adozioni per coppie gay»


In occasione dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario evidenziano, il primo presidente di Cassazione, Giovanni Canzio, ha lanciato un chiaro invito al governo affinché legiferi sulle adozioni e sui figli delle coppie formate da persone dello stesso.
Durante il uso discorso, ha sottolineato come Cassazione «non può e non intende sottrarsi al dovere di apprestare tutela ai diritti fondamentali della persona» seguendo il «criterio guida dell'interesse preminente del minore», ma ritiene che «demandare il via esclusiva alla giurisdizione» le scelte etico-sociali «non è la via preferibile» perché sarebbe «da privilegiare il percorso ermeneutico disegnato sulla base di una chiara ed esplicita volontà legislativa».
Canzio ha anche ricordato il verdetto della Cassazione che ha escluso qualunque rilevanza dell'orientamento sessuale della coppia nel riconoscere l'adozione da parte del convivente dello stesso sesso del figlio del partner, in un'ottica in cui sia preferibile «il consolidamento del rapporto tra il minore e chi già se ne prende cura». Citando anche un'altra sentenza che ha riconosciuto l'atto di nascita di un figlio nato con fecondazione eterologa in Spagna da due madri, ha sottolineato come da queste sentenze «emerge una ricostruzione dell'istituto famiglia intesa come comunità di vita e di affetti, incentrata sui rapporti concreti che si instaurano tra i suoi componenti, all'interno della quale il criterio guida resta quello dell'interesse preminente del minore».

Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay, osserva come «le parole di Giovanni Canzio, Presidente della Suprema Corte di Cassazione, in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario evidenziano come il tema dei diritti delle coppie formate da persone dello stesso sesso non si sia esaurito con l'approvazione della legge sulle unioni civili. Il tema delle adozioni per i figli delle famiglie omognitoriali, stralciato da quella legge, è ancora aperto e non può essere ignorato, assieme ad una riforma profonda della legge sulle adozioni che elimini l'assurdo divieto per le coppie omosessuali di poter accedere a questo istituto, esclusione basata su un mero pregiudizio. Sulle adozioni per le persone omosessuali la politica dovrà al più presto dare risposte, così come era stato garantito in sede di approvazione della legge sulle unioni civili. E' ora che il legislatore si assuma le proprie responsabilità e ci consegni leggi degne di un paese moderno, inclusivo e progressista, in cui ogni bambino o genitore sia tutelato dallo Stato e non esistano bambini o genitori di serie A e di serie B».
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