La Nuova BQ: «L'ordine dei medici non si impicci di ciò che la De Mari dice da medico»


Il messaggio è chiarissimo: persa la battaglia per negare dignità alle famiglie gay, l'integralismo cattolico è all'opera per cercare di impedire che l'estensione della legge Reale Mancino anche a categorie che non sono loro stessi. E per far ciò, quotidianamente ripeterono che l'odio e la diffamazione si un diritto di opinione. E se sappiamo tutti che si sarebbe vittima di una querela se si sostenesse pubblicamente che Riccardo Casscioli è un pedofilo, lui sostiene che la signora De Mari debba poter avanzare simili accuse contro persone che neppure conosce dietro alla parola "oppinione".
In uno dei soliti articoli propagandistici pubblicati da La Nuova Bussola Quotidiana, il solito Andrea Zambrano è già al lavoro per santificare la signora De Mari e sostenere che l'odio che prova verso il prossimo la renda la più grande cristiana di tutti i tempi (ancora più grande quando invita ad acquistare pistole per ammazzare per strada gli islamici). L'intento appare già chiaro sin da subito, dato che il sito di Cascioli è stato capace di intitolarlo "Omofobia, l'Ordine dei medici processa le opinioni". Scrivono:

Per aprire un procedimento presso l’Ordine dei medici basta una parolina magica: omofobia. Una parola che di per sé non rimanda ancora a nulla perché l’omofobia non è ancora reato. E neppure una malattia come ad esempio l’aracnofobia. Però è stata sufficiente la parolina magica per intimidire la dottoressa-scrittrice Silvana De Mari, che è finita nell’occhio del ciclone per aver sostenuto da medico alcune posizioni cliniche circa il rapporto tra i tumori dell’ano e la pratica dell’omoerotismo.

E se il fatto che si sostenga che il sostenere che l'omosessualità sia innaturale oche i gay siano pedofili debba essere intesa come un qualcosa che è stato "sostenuto da medico", pare evidente che sia buffo si possa parlare di "opinione". Ed p rivendicando quanto pregiudizio abbiano creato negli anni che aggiungono:

Come i lettori della Nuova BQ sanno la De Mari ha giustificato la sua mossa perché animata dall’intenzione di dire la verità, da medico, sulle controindicazioni della pratica omosessuale. Ovviamente la cosa non poteva passare via liscia perché oggi si possono toccare tutti i dogmi che in 2000 anni la Chiesa ha riconosciuto, ma il nuovo dogma dell’ideologia omosessaulista no. Chi tocca quello, muore.

Con toni melodrammatici di chi dice che sia giusto rischiare di spingere un adolescenti al suicidio attraverso la promozione di fantomatiche "terapie riparative" ma che sia inammissibile che qualcuno protesti se una donna nega la realtà scientifica per spacciare odio come scienza, aggiungono:

E infatti la De Mari rischia di morire. Non nel senso letterale del termine, ma nel senso figurato dato che le sue parole adesso sono finite sul tavolo del presidente dell’Ordine dei Medici di Torino che ha deciso di aprire un procedimento. Proprio così: è lo stesso Giuido Giustetto a dirlo dalle colonne della Stampa: “Apriremo il procedimento disciplinare, chiedendole spiegazioni... il mondo è pieno di medici che dicono cose strane”.

Fatto proprio il termine "pratica omoerotica" inventata dalla De mari nel suo sostenere che l'omosessualità non esista ma che esitano persone "geneticamente perdenti" incapaci di capire che l'eterossessualità debba essere ritenuto l'unico orientamento sessuale accettabile, dicono:

Ma che cosa ha detto di strano la De Mari? Stando a quanto hanno riportato le associazioni Lgbt che l’hanno denunciata, sotto accusa ci sono le frasi dette dalla De Mari sulla pratica omoerotica. “Chiediamo la radiazione immediata della dottoressa De Mari dall’Ordine dei Medici di Torino per avere espresso in sede pubblica pareri obsoleti in merito ai rischi della sessualità omosessuale, alla definizione – velata di forti pregiudiziali omofobe – di Gay Bowel Syndrome, per aver ridicolizzato, umiliato, deriso, con la pietà pelosa di chi è in malafede, chi abbia rapporti omosessuali. Per avere lordato anche la sessualità eterosessuale, descrivendo come pericolose pratiche sicure, descrivendole in maniera turpe e paventando lesioni e inesistenti rischi di malattie”.

Ed ancora, si sostiene il diritto all'odio e alla rappresaglia violenta contro chiunque si ritenga fastidioso per sé stessi:

Questo il testo a corredo della petizione all’Ordine dei medici che è già arrivata a toccare quota 17mila firme. Circa le frasi dette dalla De Mari, la petizione sottolinea due frasi della dottoressa. Queste: “Quindi io mi batto per il diritto all’omofobia”, la prima e “l’omofobia deve essere un diritto umano riconosciuto”. Frasi che la De Mari ha scritto sulla sua pagina Facebook. Frasi nelle quali la De Mari spiegava che “in un paese liberale un uomo ha il diritto di infilare il suo pene nella cavità anorettale di un altro uomo e io ho il diritto di provare fastidio”. Inoltre prima di parlare del diritto umano riconosciuto la De Mari diceva che “l’unica soluzione è quella che un uomo fa del suo pene appartenga alla sfera privata, venga tolto dalla sfera pubblica. Se resta nella sfera pubblica l’omofobia deve essere un diritto umano riconosciuto altrimenti salta la libertà religiosa, salta il Cristianesimo”. Questa la frase completa della De Mari citata nell’esposto all’Ordine sulla piattaforma change.org.
Ora. Passi per il linguaggio piuttosto verista, non stiamo certo qui a scandalizzarci, ma la De Mari è un medico e nei suoi interventi pubblici recenti ha parlato da medico endoscopista specialista proprio di malattie dell’ano derivanti dalla pratica omoerotica.
Infatti nella petizione non c’è traccia della sua messa in guardia dalla pratica. Bensì sono sottolineate soltanto le due frasi relative all’omofobia. Che, e torniamo all’inizio, non è ancora un reato e non è ancora una malattia. Invece l’Ordine dei Medici è caduto nel tranello e si è prestato ad aprire un procedimento per quelle che di fatto restano opinioni non cliniche, ma morali. Delle parole dette dalla De Mari circa l’aspetto clinico, l’Ordine non si occuperà, eppure sarebbe questo il suo campo d’intervento. E non se occuperà perché l’evidenza scientifica le dà ragione.

Ed è negando che la dignità umana abbia un valore, sentenziano:

Ne consegue che la dottoressa verrà processata dal suo Ordine di appartenenza (l'annuncio a livello mediatico, lei non ha ancora ricevuto nessuna convocazione ndr.) non per affermazioni che contraddicano le evidenze clinico-diagnostiche della medicina in materia di cancro alla cavità anorettale, perché appunto non ve ne sono, ma solo per le sue opinioni in merito ad un futuro reato e ad una futura malattia, non ancora riconosciuta. Che cosa c’entra tutto questo con la pratica medica? Nulla, intanto però l’Ordine ha mostrato bene come ci si pieghi di fronte a certi poteri che sanno usare sapientemente i media.

Curioso, quando l'avvocato che oggi difende la De Mari sporse denuncia contro Gaystatale per aver offeso Ratzinger, il sito di Cascioli fu in prima linea a vantarsi di aver ottenuto il fermo di qualunque finanziamento sostenendo che l'offesa dovesse essere punita. Ma evidentemente le cose cambiano quando i gay sono vittime della loro incessante ferocia.
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