Beppe Grillo deride le persone transessuali nel suo nuovo spettacolo


"Grillo vs. Grillo" è il nuovo spettacolo del leader del M5S trasmesso da Netflix, ma di certo non appare uno bello spettacolo il ritrovarsi dinnanzi ad un comico a capo di un partito che cerca di far ridere con pregiudizi e battutine anni '70 contro le persone transessuali. Ridendo sotto i baffi, il leader del M5S ha raccontato dal palco che «una volta c’erano solo i travestiti e non c'erano i transgender», ha sostenuto che una trans è «una donna col belino» oppure «un uomo che parla tanto».
Con un riferimento non troppo velato alle critiche che giunsero nel 2012 da parte di Luxuria dinnanzi al suo cercare di suscitare risate con il domandarsi «che fine faremo, ora che anche Rifondazione candida un travestito?», Grillo si è lamentato che le persone transessuali chiedano rispetto: «A fare una battuta su un transgender ti prendi dieci querele.. si incazzano», dice.
Camminando in maniera sconnessa e sempre con fare derisorio, Grillo aggiunge poi che «c’erano i portuali che si mettevano la parrucca, andavano coi tacchi così, prendevano un marine ubriaco se lo inchiappettavano, poi lo buttavano sulla portaerei. Non c’erano le escort, c’erano le bagasce».

E come giustamente osserva Next Quotidiano, la derisione delle persone transessuali da parte di grillo non appare certo una novità. Sul suo profilo Twitter, infatti, lo si ritrova pronto a retweettare battutine transofobiche che farebbero arrossire persino un omofobo incallito:



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