Cascioli beatifica Betsy DeVos, il ministro di Trump che vuole permettere ai bambini di andare a scuola armati


L'odio come unica ragione di vita. È questa la visione del cristianesimo propagandata da Riccardo Cascioli e dagli organi di propaganda che dirige. Dalla pagine della sua Nuova Bussola Quotidiana, l'integralista si è lanciato in una beatificazione del nuovo ministro dell’educazione americana voluto da Trump.
L'articolo si apre con il solito vittimismo di chi dice che la poveretta sia vittima di «tanto odio» e che dei cattivoni avrebbero lanciato una «campagna di stampa feroce» solo perché la poveretta è «repubblicana, conservatrice e miliardaria».
Detto ciò, si passa agli apprezzamenti. La loda perché vuole chiudere le scuole pubbliche e «ha donato milioni e aiutato gruppi che vogliono rimpiazzare le scuole pubbliche con scuole private». Un'idea che la Bussola plaude sostenendo sia da ritenersi un'«ottima strada per garantire qualità e libertà educativa».

Non manca un capitolo in cui Cascioli loda la donna perché impedirà ai transessuali di poter usare un bagno corrispondente al loro genere quando lui esige siano umiliati e maltrattati in virtù del disprezzo che lui promuove e propaganda verso di loro. Ed è+ forse sperando di poter trovare una transessuali dentro un bagno pubblico che afferma:

Ma c'è un altro fronte su cui il sistema propugnato da DeVos è ancora più degno di nota: la libertà educativa. Già perché la scuola pubblica, anche in America, impone modelli non sempre condivisibili da tutti. Che dire ad esempio dei “gender neutral restroom”, inaugurati in California nel 2013 per gli studenti transgender, o dei corsi di storia Lgbt imposti per legge dallo scorso luglio sempre nel Golden State? Ancor peggio sono alcuni casi di padri, come David Parker del Massachussets o William Baer del New Hampshire, arrestati dalla polizia e rilasciati su cauzione dopo una notte in cella per aver pacificamente protestato contro l'insegnamento di educazione sessuale nelle scuole dei propri figli, rispettivamente di sei e quattordici anni. Oggi questi programmi sono obbligatori in ogni scuola pubblica. Con i voucher, invece, tutti i genitori anche se se non benestanti avrebbero la possibilità di far educare i propri figli in una struttura che rispetti le proprie convinzioni religiose, etiche e morali.

La tesi dunque è sempre la stessa: i bambini non hanno diritti e i genitori devono poterli indottrinare alla propria ideologia senza permettere loro di confrontarsi con chi la pensa diversamente dai genitori.
Ma ciò che Cascioli omette di dire è che la donna andò in Senato a dire che i bambini devono poter portare delle pistole a scuola «per proteggersi dagli orsi grizzli».
Inoltre il marito della DeVos è il capo di Amway, una compagnia da molti ritenuta criminale che sfrutta al massimo i suoi "liberi" collaboratori tramutandoli in veri e propri schiavi. A loro non versa alcun contributo per la pensione, la mutua o l'assicurazione.
Sono questi i valori tanto cristiani che tanto piacciono a Cascioli? Davvero gli fa piacere sapere che ai bambini sarà permesso andare a scuola armati dopo che i genitori avranno deciso di insegnare loro l'odio contro interi gruppi sociali?
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