Costanza Miriano: «I gay odiano le donne e i bambini»


Costanza Miriano è una donna a cui piace la sottomissione. Le piace sentirsi dire che vale meno degni uomini e in quasi tutte le fotografie si fa immortalare mentre scodinzola dietro ad un qualche prete che stia usando il suo utero per promuovere il maschilismo. Lei stessa si vanta con i suoi seguaci di educare all'aggressività ai figli in modo da essere certa che sapranno sopraffare le loro moglie e trattarle come cagne. Ed ancora, ha insultato le donne che hanno manifestato contro Trump perché la sua ideologia la porta ad apprezzare un presidente che dice che la donna è donna solo quando si fa scopare e cura i bambini.

In tale scenario, fa ridere come la Miriano voglia fingersi paladina dei diritti delle donne nel suo scagliarsi con satanica violenza e inaudita brutalità contro la partecipazione di Sergio Lo Giudice in un convegno sulla maternità. Ritenendo offesa la sola valenza che lei attribuisce al suo essere donna (ossia l'offrire la vagina ad un uomo in modo da essere ingravidata), è dal suo profilo Facebook che la donna sbraita:

Solo l'odio inconfessabile per le donne da parte degli omosessuali -e l'odio per i bambini ancora più perfido perché travestito da amore- poteva far invitare Sergio Lo Giudice come relatore al convegno Essere Madre.

E se sinceramente ci sarebbe da chiamate un esorcista per liberare la Miriano dallo spirito dell'omofobia che pare possederla, siamo dinnanzi agli insulti gratuiti che la vaticanista Rai (ossia pagata con i soldi dello Stato) ama legittimare e riservare contro la dignità delle famiglie altrui.

Insaziabile nel suo odio, la Mirizano ha anche diffuso alcuni proclami volti a chiedere che Lo Giudice venga arrestato e sia perseguito per aver osato avere dei figli secondo pratiche assolutamente legali secondo le leggi nazionali, in quel clima in cui lei ama puntare il dito contro i gay mentre pare non fregargliene nulla di chi ha figli mediante gpa con persone del sesso opposto (tant'è che nella sua amata Russia si può anche ottenere un certificato che garantisce l'anonimato della madre biologica ma lei non pare curarsene).
Interessante è osservare come la donna esiga anche che a Lo Giudice venga impedito di poter parlare, così come esigeva che il bavaglio fosse messo a Ricky Martin e a Tiziano Ferro. Eppure l sua ide apare cambiare improvvisamente quando dice che la signora De Mari debba poter dire che i gay sono pedofili perché la libertà di espressione delle amichette di Adinolfi dev'essere totale.... o quasi. Il "quasi" non dipende certo dalla falsità lanciate verso una minoranza a lei sgradita ma solo dalla censura che lei ha applicato verso la De Mari con la cancellazione di qualunque commento parlasse delle sue posizioni contro il Papa.
In quella "libertà di espressione" selettiva dove lei deve poter dire ciò che vogliono e gli altri devono poter dire solo ciò che piace a lei, caso vuole che la signora non abbia certo cancellato gli insulti che i suoi seguaci hanno lanciato contro i gay, a partire da uno sfegatato del partito di Adinolfi che bolla Lo Giudice come «Un frocio che compra bambini con i soldi dei contribuenti».
Ovviamente i soldi sono suoi e non dei contribuenti a meno che non si voglia allargare il discorso al fatto che i dipendenti pubblici debbano rispondere dell'uso che fanno del loro stipendio, anche se ciò ci permetterebbe di poter criticare anche la signora Miriano. E riguardo al tentativo di sostenere che quai bambini siano stati acquistati, difficile è comprendere perché gli adoratori della Miriano non vogliano che qual bambino potesse venire al mondo e parlano delle spese mediche con toni di inaudita ferocia quasi come se la Miriano non avesse speso un solo euro per la salute dei suoi figli dopo essere stata ingravidata.
Ma a coronare questa ipocrisia è l'iniziativa della Manif pout tous che
mira a chiedere la censura di Lo Giudice e a sostenere che solo da De Mari debba poter dire qualunque cosa le passi per la mente perché utile alla loro campagna di demonizzazione dei gay.
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