Fiore: «Io e il mio popolo faremo il funerale alla diabolica legge sulle unioni civili»


Nel giorno in cui una quindicina di militanti forzanovisti hanno intrinsecato un funerale in offesa di un'unione civile che si è celebrata a Cesena, il loro leader è apparso un fiume in piena nel dispensare offese e insulti sui social network. Nonostante Roberto Fiore non abbia neppure i numeri per poter entrare nel parlamento, è attraverso una serie di tweet che ha minacciato Monica Cirinnà asserendo che «il funerale lo faremo noi alla tua legge diabolica»
Dinnanzi alle lecita obiezione che 15 personaggi di estrema destra erano un po' pochi per fare la voce grossa, il leader neofascista ha pubblicato l'immagine di un manipolo di seguaci del circolo Christus Rex di Verona (quelli che organizzano "rosari riparatori" contro i gay prode, ndr) per asserire: «C'è un intero popolo pronto a cacciarvi. Con Forza Nuova è nata lotta al gender e alla fine vinceremo».
Non è chiaro se il riferimento al fatto che il suo partito abbia creato una «lotta al gender» indichi quelle strane coincidenze che vedono suo figlio come capo redattore di un'organizzazione di promozione dell'intolleranza come Provita. Peccato che quei gruppi, per voce di Gandolfini, abbiano sempre sostenuto di non aver nulla a che fare con lui, nonostante le sue parole paiano smentire le loro tesi. Di certo il fatto che suo figlio debba rivolgersi a Lucio Malan e non a suo padre per ottenere appoggi politici pare dirla lunga su quale irrilevanza rappresenti Fiore.
Tra i commenti retweettati da Fiore c'è chi aggiunge: Vincerà l'amore per il futuro della Patria, non il capriccio di chi non accetta la propria innaturalità» o chi cita a memoria Gianfranco Amato nell'asserire che «sguaineremo spade per dimostrare che le foglie sono verdi d'estate e che il matrimonio gay è contro Dio e contro natura».

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