Le vittime dei preti pedofili dell'Istituto per sordomuti Provolo di Verona chiedono giustizia


È un video da sei minuti quello realizzato dalle vittime dei preti pedofili dell'Istituto per sordomuti Provolo di Verona per denunciare l'immobilità del Vaticano dinnanzi agli abusi sessuali perpetrati da religiosi. La loro indignazione nasce dal vedere come quei preti che abusarono di loro non venereo fermati o denunciati, ma semplicemente trasferiti in Argentina dove risultarono libero di mietere altre vittime.
Un modus operandi della Chiesa che appare sin troppo noto, ancor più se si considera come nel 2014 furono le Nazioni Unite ad accusare la Santa Sede rea di aver violato per quasi 20 anni la Convenzione Onu per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, con evidenti responsabilità da parte di papa Francesco, Benedetto XVI e Giovanni Paolo II.
Appare come un dato di fatto che i preti cattolici paiono immuni alle denunce o alle condanne e che la curia non veda problemi nel lasciarli libero di esercitare il loro ministero sacerdotale in qualche luogo in cui non sia giunta notizia dei loro reati. Negli ultimi 15 anni, su oltre 150 sacerdoti inquisiti nemmeno uno è stato segnalato dai suoi superiori.
Il tutto, magari, lamentandosi poi dei gay e dicendo che il loro amore è un pericolo per i bambini... bambini che vengono sistematicamente e consapevolmente esposti a rischi di abusi pur di non rompere il muro di omertà che vige tra il clero.

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