L'Occidentale cita le Iene per sostenere che i gay sono pedofili e che l'Oms «istighi alla pedofilia» gli studenti


Le destre radicali stanno sfruttando l'orrido servizio delle Iene commissionato da Mario Adinolfi, all'interno del quale Filippo Roma ipotizzava falsamente che alcuni fondi dell'Unar potessero essere stati destinati a delle saune. Un vero e proprio atto di bullismo compiuto da un violento che ha alternato il tentativo di estorcere illegalmente informazioni sull'orientamento sessuale di alcuni personaggi ad una spettacolarizzazione del sesso gay con toni finalizzatati alla promozione dell'omofobia, Il tutto in un clima in cui i suoi spettatori si sono sentiti legittimati ad inneggiare ad Hitler e alla creazione di campi di sterminio in cui sterminare sistematicamente tutti i gay.
In quel marciume è L'Occidentale ad aver cercato di fomentare ulteriore odio nel presentate la versione rivista e modificata dall'organizzazione forzanovista "Provita Onlus", scrivendo che «dietro la facciata della sauna e del centro massaggi, organizza orge e sesso a pagamento: prostituzione. Anche prostituzione minorile». In realtà nessuno ha mai parlato di minorenni, ma si sa che il sostenere che i gay siano pedofili è consuetudine in uno stato in cui l'insulto al gay pare sport nazionale.

Ma assai più pericoloso è il secondo articolo con cui il quotidiano di estrema destra mischia insulti omofobi ad una richiesta di abolizione di ogni contrasto a quelle discriminazioni che loro sono soliti promuovere a danno di interi gruppi sociali. Con fare propagandistico, affermano:

Oggi l'Unar conosce un momento di popolarità, e finalmente tutti sanno cosa spesso c'è dietro la "lotta all'omofobia" o le "linee guida per un'informazione rispettosa delle persone Lgbt". Ci volevano, però, le Iene e l'impatto sconvolgente delle riprese tv per diffondere qualche elemento di verità, e costringere alle dimissioni Spano, il nuovo direttore scelto dal governo Renzi. Immaginate cosa sarebbe successo fino a ieri se qualcuno avesse provato a spiegare che dietro tante associazioni e circoli finanziati dal governo ci sono solo locali per fare sesso, in gran parte a pagamento, cioè prostituzione. Sarebbero fioccate accuse e insulti. Eppure qualche politico aveva provato a dirlo, così come aveva provato a denunciare come l'Unar esulasse dai propri compiti specifici, per occuparsi di questioni su cui non avrebbe avuto alcuna competenza.

Tradotto, il sito sostiene che i centri "no-profit" per scambisti etero siano un diritto civile, i circoli gay un peccato punibile con la morte. Mischiano poi il contrasto all'omofobia con l'attività privata di circoli indipendenti (non certo finanziati dallo stato) spergiurano con intenti discriminatori che i gay siano soliti pagare far sesso (anche se in quei locali solitamente si è dinnanzi a lecito sesso tra consenzienti senza passaggio di denaro). Ma è attaccandosi a quella ideologica ricostruzione che L'Occidentale chiede la sospensione di qualunque contrasto al bullismo:

Come, per esempio, i "libretti" per insegnare la teoria del "gender" nelle scuole italiane, sin dalla tenerissima età. Scritti e disegnati per raccontarci che non era mica più sufficiente essere "essere gay friendly" (amichevoli nei confronti di gay e lesbiche), occorreva a tutti i costi essere "gay informed" (informati sulle tematiche gay e lesbiche). E così, usando come fonte l'OMS, l'ufficio che avrebbe dovuto occuparsi di discriminazioni razziali, si era posto come scopo esistenziale quello di informare sulle “relazioni omosessuali” (sempre in chiave “positiva” e “non-discriminatoria”) e sui diversi concetti di famiglia. Cose che suonavano più o meno così: da 9 a 12 anni i bambini dovrebbero essere resi capaci di “utilizzare preservativi e altri contraccettivi in modo efficace per il futuro”; da 12 a 15 anni bisognerebbe informarli sulla “identità di genere e l’orientamento sessuale”; ma soprattutto da 0 a 4 anni (sic!), oltre a dover imparare a “fidarsi dei loro istinti” e sapere di avere il “diritto di esplorare le diverse identità di genere” (sic!), i bambini dovrebbero essere informati “sul piacere nel toccare il proprio corpo, e sulla masturbazione infantile precoce”, ad esempio “nel contesto del gioco del dottore”. Istigazione alla pedofilia?

In realtà è semplice disinformazione di chi altera dei documenti dell'Oms sulla base della propaganda di Gianfranco Amato, di Forza Nuova e di altri soggetti legati alla destra radicale. E non meno ideologico è come L'Occidentale rivendichi il "diritto" alla denigrazione dei gay con un attacco alle «linee guida per i giornalisti, stilate in collaborazione con l'Ordine». Il tutto per sentenziare che:

Oggi, però, dopo quanto emerso dal servizio mandato in onda ieri sera dalle Iene, ogni dubbio dovrebbe esser fugato anche per i più scettici. Un servizio che non poteva passare inosservato: l’Unar, che è un ente del Governo italiano, finanzierebbe con i nostri soldi un’associazione gay (ma per usare il linguaggio corretto che l'ufficio promuove bisogna dire LGBTQIA) che, dietro la facciata della sauna e del centro massaggi, organizza orge e sesso a pagamento, cioè prostituzione. Pare anche minorile.

Ovviamente torna l'accusa di pedofilia:

Più o meno funziona così: i soldi dei contribuenti se li prendono, ma poi non pagano le tasse che pagherebbe una qualsiasi impresa commerciale, perché sono "associazioni culturali e di promozione sociale", cioè, in teoria, volontariato. Ancora nel servizio delle Iene spiegano: "Esistono dei veri e propri listini, ogni cosa ha il suo prezzo. Quasi tutti quelli che chiedono il massaggio lo fanno per avere prestazioni sessuali, altrimenti andrebbero in qualsiasi altro centro che costa anche di meno". Ora almeno i fatti sono noti e il direttore si è dimesso. Ma il rischio è che tutto finisca qui, mentre associazioni e circoli gay, assimilati al volontariato, continueranno a ricevere soldi pubblici, e l'Unar cambierà solo il direttore ma non cambierà affatto attività e modo di operare.
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