Scuola proietta il film di Veronica Pivetti. Libero titola: "Film sul sesso gay a scuola: lo zampino del club delle orge omosex"


In riferimento alla proiezione del bellissimo film di Veronica Pivetti sul mondo adolescenziale, Libero titola "Film sul sesso gay a scuola: lo zampino del club delle orge omosex".
Spergiurando la veridicità delle illazioni di Filippo Roma e generalizzandole con schemi criminali, il quotidiano parte con una ricostruzione ideologica dei fatti:

Pioggia di polemiche per la proiezione del film a sfondo omosessuale «Né Giulietta né Romeo», diretto da Veronica Pivetti. La pellicola sarà proiettata stamattina all'Istituto professionale Cavalieri di Milano, nell'ambito del Forum delle Politiche Sociali promosso dall'assessore Majorino. A dare il patrocinio, oltre a Comune e presidenza del Consiglio, anche l' Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali), da giorni al centro di un turbine dopo il servizio de Le Iene (19 gennaio) sul finanziamento di 55mila euro che l' Ufficio del Governo erogava a un' associazione che promuoveva forme di prostituzione gay.

A sottolineare l'intento politico dell'isteria e del pregiudizio non tarda ad emergere:

Primo a criticare l' evento il leghista Alessandro Morelli: «Si fanno vedere nelle scuole dei film Lgbt senza contraddittorio e senza spiegare ai ragazzi i vari punti di vista su questi temi. Noi diciamo no!».

Insomma, non si deve poter dire che i gay sono persone normali senza un leghista che illustri ai ragazzi una sorta di nuova teoria sulla razza in chiave erosessuale. Ed immancabile è lo spazio concesso al solito De Corato che da tempo perseguita la comunità lgbt milanese:

Contrario all'iniziativa anche l' ex vicesindaco di Milano De Corato: «Dopo la Casa dei diritti con il bondage e quella di accoglienza per giovani omosessuali, il Comune è riuscito a far entrare un film Lgbt nelle scuole. Evidentemente Majorino e il Comune vogliono far passare questo concetto tra gli studenti: bell'insegnamento!». Lapidario l' assessore alle Politiche Sociali Majorino: «Secondo me De Corato e Morelli dovrebbero farsi aiutare. Non comprendo questa polemica, evidentemente non sono in pace».

Violenti attacchi al film sono giunti anche da quella Provita Onlus in cui il figlio del leader di Forza Nuova è caporedattore.
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