De Vincenzi umilia le istituzioni. Urla e volantini a lutto in difesa della violenza omotransofobica


Non c'è alcuna volontà di fermare l'omotransofobia, soprattutto da parte di quei partiti che sperano di poter ottenere vantaggi politici attraverso la legittimazione delle violenze contro le minoranze. È quanto emerge dalla seduta del Consiglio Regionale dell’Umbria in cui si sarebbe dovuta discutere una legge regionale contro l'omotransofobia. Una legge che è nei cassetti da oltre dieci anni e che qualcuno vorrebbe non fosse mai discussa.
Il protagonismo di qualche politico non ha mancato di trasformare il tutto nella solita pagliacciata all'italiana.
A fare il suo show ed ad umiliare le istituzioni per mero profitto personale è stato consigliere De Vincenzi, già responsabile del rinvio della discussione della scorsa settimana. Dopo aver chiesto che la legge venisse nuovamente tolta dall'ordine del giorno (peraltro adducendo le medesime motivazioni formali della scorsa volta) ha reagito al rifiuto di rinvio mettendosi a strillare, a sbraitare per l'aula e a lanciare volantini listati a tutto contro quello che lui sostiene sia il suo diritto discriminare interi gruppi sociali. Insomma, un pessimo esempio un partito che pare invitare i giovani a spaccare tutto se non si riesce ad imporre la propria volontà a danno degli altri.

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