È morto Joseph Nicolosi


È morto, all'età di 70 anni, Joseph Nicolosi. Creatore di screditate teorie sulla possibilità di "curare" l'omosessualità e co-fondatore del dell'Associazione Nazionale per la Ricerca e Terapia dell'Omosessualità (NARTH), è stata una figura chiave per i movimenti anti-gay.
Nel un suo nome, un numero spaventoso di vittime è stata sottoposta a torture fisiche e psicologiche, realizzando un mercato dell'orrore che vedeva investimenti per milioni di dollari da parte di gruppi di estrema destra e profitti secondi solo al traffico illegale di armi. Dall'Apa all'Associazione Psicologi Italiani, tutte le realtà scientifiche hanno sempre messo in guardia sull'infondatezza delle teorie di Nicolosi e sui gravi rischi che potevano comportare, come aumento dell'ansia, propensione ad atti autolesionistici, depressione e suicidi.
Negli stati Uniti, a chiederne la messa al bando furono importanti organizzazioni come l'American Medical Association, l'American Psychiatric Association e l'American Psychological Association.In Vermont, Oregon, New Jersey, Illinois e California, l'applicazioni dei trattamenti teorizzati da Nicolosi è stato vietato a salvaguardia del benessere e della salute psicofisica dei minori. A suo dire, infatti, i genitori dovevano intervenire sulla naturale sessualità dei loro figli per tramutarla in quell'eterosessualità che loro desideravano durante l'infanzia e l'adolescenza.
L'idea su sui si basava il lavoro di Nicolosi è che le persone omosessuali sarebbero state in realtà degli eterosessuali in cui lo sviluppo della sessualità sarebbe stato deviato o impedito da particolari dinamiche psicologico-parentali durante il periodo sviluppo. L'omosessualità veniva dunque spacciata come una sorta di immaturità affettiva dovuta a una carenza o ad una eccessiva dominanza dell'affettività verso una delle figure genitoriali. Il suo business si basava dunque nel promettere che lui sarebbe stato in grado di ricondizionare l'orientamento sessuale dei pazienti omosessuali per «renderli di nuovo eterosessuali».
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