I carabiniere di di Pavia hanno sgominato una baby gang di Vigevano


I carabiniere di di Pavia hanno sgominato una baby gang di Vigevano, formata da quindicenni "di buona famiglia" che violentavano e picchiavano i loro coetanei per poi pubblicare le riprese di quegli atti sui social quasi fossero un "trofeo" di cui andare fieri. Quattro di loro sono stati arrestati, altri sei risultano denunciati.
I reati contestati sono pesantissimi: si va dal concorso in violenza sessuale alla riduzione in schiavitù, dalla pornografia minorile alla violenza privata aggravata dallo stato di incapacità indotto alla vittima. Cinque sono stati denunciati a vario titolo anche per danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio per alcuni danni inferi a carrozze e materiale ferroviario. Tutti cercando di difendersi scaricando la responsabilità sui loro leader.

Le vessazioni potevano essere anche prolungate nel tempo e le riprese con i telefonini servivano a ridicolizzare la vittima nei confronti degli altri ragazzi in modo aumentare il loro stato di prostrazione.
Una si loro è stato costretto a bere alcolici fino ad ubriacarsi, poi gli avevano messo una catena al collo e lo avevano portato in giro per strada come se fosse un cane al guinzaglio. In un'altra occasione, cinque bulli avevano afferrato con forza la loro vittima, l'avevano denudato e poi, tenendolo appeso per le gambe a testa in giù sopra un ponte, gli hanno inflitto abusi sessuali compiuti con una pigna. La vittima prediletta era però un ragazzo fragile iscritto primo anno di un istituto tecnico superiore. Veniva sistematicamente fotografato mentre subiva atti di bullismo e violenze. La vittima era succube del suo carnefice e lo vedeva come una persona da emulare per non essere emarginato dal gruppo.

L'omertà che circondava tali atti è stata rotta solo quando un ragazzo è intervenuto per cercare di fermarli mentre avevano incatenato una delle loro vitte. Accorgendosi che il suo intervento non sarebbe bastato, ha informato la madre del ragazzo bullizzato (che ha poi sporto denuncia) e ha aiutato gli inquirenti a reperire il materiale video realizzato dal branco.
1 commento