Il negazionismo del partito di Adinolfi all'attacco del console spagnolo
Luigi Mercogliano è stato il candidato sindaco del Popolo della famiglia a Napoli. Oggi al fianco di Mario Adinolfi e Gianfranco Amato nella promozione dell'odio contro i gay, negli anni '90 fu segretario del Fuan (un movimento politico universitario di estrema destra sciolto nel 1996) nonché un esponente missino del Fronte della Gioventù.
Attraverso un post pubblicato su Facebook, questa volta l'integralista se l'è presa con l'ambasciata di Spagna per aver osato aderire ad una iniziativa di Arcigay Napoli riguardo alle persecuzioni ai danni degli omosessuali sotto il dominio dittatura del Generale Francisco Franco in Spagna. Atti sulle quali la Chiesa spagnola non ha mai preso posizione, risultando così in una posizione che appariva franchista e fascista.
In quell'ottica in cui gli adonolfiniano sostengono che Dio appartenga solo agli eterosessuali come stumento di promozione d'odio contro qualunque minoranza, l'uomo afferma:
Rappresentare la figura di Cristo sulla Croce con un foulard arcobaleno a coprirne le parti intime, non è soltanto una soluzione grafica. È, invece, a mio avviso un chiaro messaggio subliminale, oltre che una volgare e gratuita oscenità. Ora, che a raffigurare Gesù in questo modo sia l'Arcigay di Napoli, ci può stare. Nella ostentata ed ostinata rappresentazione di un non ben precisato 'orgoglio omosessuale' la comunità LGBT ci ha abituati a blasfemie e oscenità anche peggiori. Gesù sodomizzato con la Croce nella schifosa iconografica propaganda del circolo del Cassero di Bologna la ricordate tutti, no?
Esauriti i soliti slogan elargiti da chi pare non vedere differenze fra la croce di Cristo quella uncinata, il proclamo passa ad affermare:
Ma che a mettere la propria firma sotto una simile volgarità sia un istituto storico di cultura e lingua spagnola a Napoli come l'Istituto Cervantes e, ancora peggio, il Consolato di Spagna con la partecipazione di Josè Luis Solano, Console Generale di Spagna a Napoli, per la presentazione di un film sulla indifferenza della Chiesa cattolica rispetto alle persecuzioni ai gay durante la dittatura di Franco, oltre ovviamente a tutto l'establishment politico istituzionale demagistriano e deluchiano, la dice lunga sulla capacità di penetrazione delle istituzioni che la lobby omosessuale e omosessualista ha ormai da tempo in Italia e a Napoli.
Insomma, la Chiesa è per chi odia e la religione deve essere giustificata dinnanzi a qualunque crimine in virtù di quanto la si vorrebbe strumentalizzare ulteriormente a proprio vantaggio. Ecco i edicenti "cristiani" del 2017 che marciano sotto la bandiera di Adinolfi e dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.