La solitaria manifestazione di Giovanardi, Quagliarello e Roccella per chiedere la chiusura dell'Unar


Carlo Giovanardi, Eugenia Roccella e Gaetano Quagliariello sono stati i protagonisti di una squallida manifestazione svoltasi a Roma per chiedere l'immediata chiusura dell'Unar. Senza alcun supporter giunto a sostenere le loro rivendicazioni, i parlamentari del gruppo Idea hanno ritenuto di dover attaccare un ente statale sulla base di illazioni tutt'altro che provate, in quell'evidente conflitto di interessi che da anni li vede infastiditi dinnanzi da una realtà chiamata a contrastare quelle discriminazioni che rappresentano la loro unica fonte di voti.
Indecifrabili sono anche i loro slogan, dato che parlano di «festini gay» dinnanzi a circoli privati in cui si faceva tutto fuorché feste, di «caso Unar» dinnanzi ad una vicenda che pare non avere nulla a che vedere con l'ente e di «volontariato» dinnanzi a non si sa bene cosa. Forse il riferimento è alla gratuità dei rapporti consumati nel circoli, in una velata ammissione riguardo alla falsità di chi accusa l'Unar di aver finanziato luoghi in cui si sono registrati casi di prostituzione. E dunque perché mai manifestano? Non sarà che si sono offesi di non essere stati invitati a quella che credevano fosse un festa di gruppo?
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