Torino, non affitta la casa ad una coppia di ragazzi perché non considerati famiglia
Un tempo si inneggiava alla famiglia ariana teorizzata dal duce, oggi a quella eterosessuale promossa dai distinguo di Adinolfi. È dunque sulla via di un imbarbarimento della società e di discriminazioni promosse da personaggi sempre meno proponibili che la storia pare ripetersi.
Capita così che a Torino una famiglia si sia vista negare una casa perché la proprietaria non voleva affittala a dei gay.
A raccontare l'accaduto è la vittima: «Oggi l'agente immobiliare con infinito imbarazzo mi dice che la proprietà non vuole Vuole una famiglia. Vuole qualcuno che stia a lungo. Io provo a ribattere, ma nella casa in cui sto sono quasi 8 anni, lui mi risponde che lo sa, ma vogliono una famiglia».
In realtà quella di Simone e Michele è una famiglia, ma non secondo i distinguo fascisti promossi con inumana brutalità e ferocia da personaggi come Mario Adinolfi. Sono queste le conseguenze della propaganda doi un violento che per denaro e profitto personale vuole lasciare un mondo in cui lui, le sue due moglie e figlie che devono necessariamente sposare uomini se non vogliono essere spedite dal padre in un campo di tortura psicologica, valgano di più in virtù dei loro pruriti sessuali.
Aricay Torinio ha espresso vicinanza alla coppia e commenta: «Una notizia che ci porta brutalmente indietro di decenni. Si tratta di una grave forma di discriminazione. Pensare che una coppia di ragazzi, che si ama, che vive insieme e che ha progetti per il futuro, non sia ritenuta una vera famiglia pone un grave problema di disparità. Si torna indietro di sessant'anni, quando agli ingressi dei condomini si poteva leggere la scritta 'non si affitta ai meridionali'. Il concetto di famiglia, in costante evoluzione, non può essere ridotto a una definizione standard senza tenere conto delle specificità e singolarità di ogni individuo e di ogni coppia. La lunga strada per la conquista di una vera e piena uguaglianza passa attraverso una cultura di rispetto e di accoglienza, lasciando da parte gli atteggiamenti contrastanti e separatisti sempre più frequenti in questa epoca. Alla coppia va la solidarietà personale e dell'associazione: non arrendetevi davanti a questo momento difficile. Noi come tutte quelle persone che hanno a cuore la libertà e i diritti civili saremo sempre dalla vostra parte».