Alessia e Michele si sono sposati ad Aversa. È la prima sposa transessuale non operata in Italia


Nonostante le scritte transofobiche di matrice naofascista apparse sui muri della città e l'immancabile invettiva violenta lanciata dall'integralista Mario Adinolfi, nulla ha potuto rovinare la giornata di festa che ha visto il matrimonio tra Alessia e Michele.
I due stanno insieme da oltre dieci anni e finalmente hanno potuto promettersi eterno amore dinnanzi ai loro amici. Questo dopo aver fidato pregiudizi e leggi sino ad ottenere di poter pronunciare il fatidico «sì» da parte della prima transessuale riconosciuta dallo Stato come donna senza aver dovuto subire una invasiva operazione di riassegnazione del sesso (che di fatto rappresenta anche una castrazione forzata).
L'unica nota amara è stata l'assenza del il padre naturale di Alessia e dei genitori di suo marito. la madre della sposa ha spiegato che «il padre non ha mai accettato ciò che sentiva mia figlia, io invece l’ho sempre appoggiata». Ad accompagnarla all'altare ci ha pensato l'attuale marito della madre: «Quando alcuni anni fa Alessia ci disse che si sentiva donna e voleva cambiare sesso, accettammo le sue parole senza problemi. L’importante è vederla felice».
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