Campi di concentramento per gay in Cecenia, la lettera di Certi Diritti a Mogherini e Alfano

«Non accennano a fermarsi le notizie che provengono dai media russi di opposizione che sono riusciti ormai a localizzare vere e propri campi di prigionia destinati agli omosessuali, dove uomini e ragazzi sequestrati dai corpi paramilitari subiscono sevizie di ogni tipo. Si parla di oltre 100 persone deportate dalla fine di febbraio e di almeno 3 morti. L'Associazione Radicale Certi Diritti ha seguito la vicenda e ha interpellato Federica Mogherini e Angelino Alfano sollecitandoli a fare in modo che la diplomazia europea non resti con le mani in mano. La necessità di preservare gli equilibri geopolitici con la Russia non insabbi il ricorso storico messo in atto dalle autorità cecene». È quanto dichiarano Leonardo Monaco e Yuri Guaiana, rispettivamente segretario e responsabile questioni transnazionali dell'Associazione Radicale Certi Diritti.
«Chiediamo il massimo impegno delle istituzioni affinché venga individuata e punita ciascuna violazione dei diritti umani. In particolare facendo pressione sul governo russo affinché dia immediatamente luogo a un’inchiesta sulla detenzione illegale di sospetti omosessuali in Cecenia, attivando tutte le iniziative urgenti necessarie per l’invio di osservatori internazionali nella regione e concedendo immediatamente asilo ai sopravvissuti e alle vittime potenziali di questa follia», concludono.


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