Ed ora Adinolfi nega pure l'esistenza degli adolescenti trans: «È una fase passeggera che passa da sola»


L'identità sessuale non esiste, è solo «una fase passeggera». Lo spergiura Mario Adinolfi in quella sua costante ed immorale negazione della verità quale mezzo di propaganda politica. Dalla sua pagine Facebook, l'ultra integralista si lancia in una generalizzazione che pare criminale:

Chiunque abbia avuto esperienza genitoriale sa che una bambina passa la "fase del maschiaccio" o un bimbo può voler giocare per qualche settimana con le bambole. Poi passa. Secondo le cliniche olandesi dovremmo prendere questi bimbi, definirli "libellule", tranciare le loro ali e iniettare nel loro corpo ormoni da cinquemila euro a dose per bloccare la naturale evoluzione della loro pubertà. Uno per cento della popolazione under 12 significa in Italia far passare per le mani di questi medici orrendi più di cinquantamila bambini. Chiedete cos'è l'ideologia gender? Eccola qua, è l'inferno di parole-trappola costruite per fottere i bambini.

Come consuetudine, il testo di Anolfi è zeppo dei soliti insulti che è solito riservare a chiunque osi dissentire dalla sua transomofobia, così come lo troviamo pronto a dare libero sfogo alla sua violenza verbale contro la dignità di un intero gruppo di adolescenti. Adolescenti per cui tutto ciò non è un gioco, come dimostra il 46% di suicidi tra chi non trova supporto da parte della sua famiglia.
Ed è dinnanzi ad una questione di vitale importanza che Mario Adinolfi ricorre al più becero populismo e alla più malsana generalizzazione dicendo che lui sa bene che il rifiuto e la negazione della questione sia il modo giusto per mettere a tacere quei bambini che a lui non piacciono. Lo fa portandosi come prova, nonostante lui non abbia alcuna esperienza del tema e nonostante ci sarebbe assai poco da fidarsi di un padre che difende chi violenta i figli per imporgli il proprio credo religioso o chi minaccia pubblicamente di cruente torture psicologiche le proprie figlie qualora non dovessero essere eterosessuali come lui esige siano.

Innumerevoli studi chiariscono che i bambini non sono confusi dalla propria identità sessuale e non serve certo una laurea per comprendere che un eventuale cambio di sesso sarà meno traumatico, meno evasivo e meno pericoloso se la pubertà è stata ritardata. A dirlo è l'articolo de La Stampa contestato a fini propagandistici da Adinolfi:

Per la disforia di genere minorile, esistono linee guida internazionali, che in Italia non sono ancora state recepite. Ci sono però i centri che se ne occupano come l’unità di Medicina della Sessualità e Andrologia dell’ospedale universitario Careggi, a Firenze diretto dal professor Mario Maggi. «Facendo uno studio abbiamo visto che 4 soggetti su 5 hanno avuto un esordio precoce della disforia, prima degli 11 anni», spiega il professor Mario Maggi. E mentre da noi l’attenzione a queste problematiche in età infantile e adolescenziale è quasi una novità in Olanda (ma anche negli altri Paesi del Nord Europa, negli Stati Uniti e in Canada) è dagli Anni 80 che si dà attenzione a questa fascia di età. «L’Olanda è stata pioniera in questo», conferma Maggi, «perché hanno capito che bisogna intercettare la disforia in età adolescenziale e trattare i soggetti sia con un approccio psicologico, sia medico con il blocco dell’evoluzione puberale nei casi compresi nelle linee guida internazionali». Il fine è quello di «allungare la finestra di ascolto», spiega Jiska Ristori, psicologa del Careggi. «Senza subire la sofferenza di un corpo che si sviluppa in una direzione non desiderata».

L'ultra integralista racconta che quella gente non capisce nulla perché lui sa che i trans non vanno bene e che non bisogna accettarli. Ed è in un crescendo di violenza ideologica che conclude:

E' la violenza di un giornalismo ignorante e provinciale che ritiene "progresso" tutto quel che è in realtà semplice e puro business esterofilo. Gli olandesi non hanno nulla da insegnarci, le loro canne libere e la loro eutanasia, le loro unioni civili a cinque e la pluriomogenitorialità sono inciviltà allo stato puro. Lo si capisce da come trattano i bambini. Viva l'Italia, viva la famiglia italiana che impedirà sempre questo schifo. Il progresso siamo noi che nonostante tutto resistiamo.

Insomma, i bambini trans gli fanno schifo e non si fa problemi a gettare le basi per un loro possibile suicidio pur di mostrarsi ai suoi fedelissimi come il tizio che è sempre contro le persone lgbt. Il suo progetto politico si basa infatti sulla promessa di una persecuzione volta a peggiorare la vita altrui, sempre e comunque. Lui non frà nulla per i suoi elettori, ma gratificherà il loro odio peggiorando la vita di altre persone. da divorziato dice di voler vietare il divorzio, dice di voler imporre la sofferenza ai malati terminali e vive sulla negazione della dignità che la Costituzione imporrebbe anche verso alle famiglie altrui. Ed è questo che fa davvero schifo, perché non c'è nulla di più disgustoso di chi spera di poter vivere creando dolore e morte.

Interessante sarebbe anche scoprire da quale spacciatore di ormoni Adinolfi ami servirsi, dato che generalmente le dosi costano dai 10 ai 20 euro a confezione e non «cinquemila euro a dose» così come lui sostiene.
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