Gay perseguitati in Cecenia, in programma presidi di protesta in cinque città


«Non cali l’attenzione del mondo su quanto sta accadendo in Cecenia». È questo l’appello lanciato da Gabriele Piazzoni, segretario nazionale Arcigay. «L’indignazione delle istituzioni non è sufficiente, occorre stabilire la priorità del rispetto dei diritti umani su tutti i livelli di relazione internazionale. È inconcepibile che Paesi come il nostro interpretino la cronaca delle violenze contro le persone lgbti in Cecenia come un dettaglio trascurabile che non condiziona né modifica le nostre relazioni istituzionali con i mandanti e gli esecutori materiali di questi orrori. Con l’avvicinarsi del 25 aprile, data in cui celebriamo la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, non possiamo non cogliere la continuità tra le persecuzioni che ebbero luogo durante la seconda guerra mondiale e quello che ancora oggi accade in Cecenia e in altre parti del mondo. La comunità lgbti è mobilitata in tutto il Paese per mantenere alta l’attenzione su questa vicenda: dopo la prima mobilitazione di alcuni giorni fa a Milano, Arcigay parteciperà ai presidi in programma sabato 22 a Roma (ore 16,30 davanti all’Ambasciata russa, in viale Castro Pretorio), a Napoli (ore 17 in piazza Dante), a Caserta (ore 17 in viale Douhe), a Ferrara (ore 21 alla Rotonda Foschini) e sabato 29 aprile a Varese (ore 17 in Piazza Monte Grappa). Ci aspettiamo che la politica si faccio carico fattivamente dell’allarme che queste notizie portano alla luce».
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