I negazionisti già all'opera: «I campi di concentramento per gay sono una bugia, come false erano le camere a gas nei lager nazisti»


L'integralismo cattolico è già all'opera per negare l'esistenza dei campi di concentramento per gay creati in Cecenia, quasi come se fosse normale un presidente che ne nega l'esistenza sostenendo che da loro non esiste un solo uomo gay dato che le famiglie li avrebbero giù uccisi. Incuranti di come la diversa provenienza delle testimonianze e la loro coerenza paiano non lasciare dubbi sulla veridicità delle tragiche notizie in questione, su Internet c'è chi sta già creando una verità alternativa.

Un profilo filo-russo scrive: «Se fosse vera e non lo è, non sarebbe una brutta notizia. Ma date anche quelle dei finocchi lanciati in strada o decapitati dai sauditi e Isis». Insomma, a lui interessa che «i finocchi» possano essere sfruttai per legittimare uno sterminio degli islamici, non certo degli amici di Putin che devono essere difesi per partito preso dato che non sono loro il suo nemico.
Un altro scrive: «Tutti pronti a criticare la Russia senza neanche chiedersi se la notizia sia vera o falsa. Per me è l'ennesima cazzata dei soliti noti per denigrare la Russia, come come l'invenzione delle camere a gas nei lager nazisti per rendere Hitler il diavolo in terra».
Qualcuno si diverte all'idea di gay torturati a morte e scrive: «Mandate Cecchi Paole e Luxuria come inviati Onu per i diritti umani». Oppure: «Cirinnà, vai lì a fare una porcata delle tue». Immancabile è anche chi sostiene che i gay siano dei pedofili così come sostengono Silvana De Mari ed Adinolfi, e scrive: «Molti di loro sono violenti e attratti dai bambini».

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